VERSTAPPEN IMPRESSIONANTE A MIAMI NEL MONDIALE DOMINATO DALLA RED BULL E CON UNA FERRARI DELUDENTE

07/05/23

 

La Formula 1 vuole fare spettacolo. Anche se c’é una squadra che domina che potrebbe rendere noiose le gare. Così ha istituito 3 campionati mondiali: uno di Max Verstappen, il secondo della Red Bull, il terzo degli altri. Il pilota olandese, ancora una volta, anche a Miami, ha interpretato il ruolo di attore protagonista. Partito dalla nona posizione, ha vinto con largo vantaggio sul compagno di squadra Perez, prendendosi subito una bella rivincita dopo essere stato battuto a Baku. E’ il 38° successo del campione in carica che allunga così in classifica, mettendo fine quasi sicuramente alle velleità del pur bravo messicano. E’ chiaro che senza una monoposto che é nettamente la migliore del lotto, certe imprese sarebbero più difficili da compiere. Il bilancio dall’inzio della sstagione della squadra austriaca é impressionante. Ha vinto tutti i 5 GP disputati, più la Sprint Race in Azerbaijan, assommando anche 4 ‘doppiette’. In più Verstappen conferma se ancora ce ne fosse bisogno di possedere le stigmate del fuoriclasse. Nella visione della gara, nelle scelte tecniche, nei sorpassi, sempre molto decisi ed ora anche ‘puliti’. Insomma, imbattibile. Perez é orgoglioso, dichiara di puntare al titolo, però mi chiedo quale può essere il suo morale quando parte in pole position e si vede superare al 20° giro. Poi torna in testa, ma al cambio di gomme da parte dell’olandese, al 48° dei 57 giri in programma viene definitivamente superato.
 

L’unico che ha quasi tenuto testa alla coppia Red Bull, é stato Alonso che si è classificato terzo per la quarta volta su cinque corse, confermandosi insieme all’Aston Martin come terza forza del campionato. Fernando ha impressionato per ritmo e velocità. Lo spagnolo ha utilizzato in Florida tutta la sua esperienza e la voglia di vincere, almeno di provarci. Ha anche messo a segno uno dei suoi segreti, perché ha montato sia al via con le gomme medie un set di usate (o meglio forse rodate) e la stessa cosa ha fatto con le dure per la seconda parte della corsa. Molto bene anche la Mercedes, con Russell quarto e Hamilton sesto. In crescita l’Alpine che ha piazzato Gasly e Ocon in ottava e nona posizione. Ai punti, decimo, Magnussen con la Haas.
 

La squadra americana ha fatto in questa occasione da metro di paragone con una, ancora una volta, deludente Ferrari. Sainz quinto (e penalizzato di 5’’ per velocità eccessiva al pit-stop), pur essendo scattato al via dalla terza posizione e Lclerc settimo, così come era partito. Mi fa persino tenerezza Charles che soffre per questa SF-23 incostante, spesso difficile da guidare. Il monegasco ha provato a spingere, ma come ho detto, ha fatto fatica a liberarsi della Haas. Adesso c’é solo da augurarsi che la Ferrari, dopo aver portato qualche aggiornamento a Miami, presenti qualche novità migliore a Imola fra meno di due settimane. Per i 2 ferraristi riesce difficile accettare di avere dei problemi nell’utilizzo delle gomme.
 

Fra l’altro, nella serata di sabato, dopo le qualificazioni, la Ferrari era dovuta intervenire sulla vettura di Leclerc, per riparare i danni causati dal forte impatto della SF-23 del pilota monegasco contro le barriere. «Avete visto - ha spiegato Jock Clear, capo dei tecnici della Scuderia di Maranello - Charles è andato a sbattere con la parte posteriore. Abbiamo dovuto sostituire l'alettone e il cambio. E, ovviamente, anche il pavimento che era rovinato e, per prudenza, la sospensione posteriore. Niente di tutto ciò ha causato problemi in termini di penalità, quindi eravamo tranquilli. Ma ovviamente, dal punto di vista della sicurezza, dobbiamo sempre cambiare tutto, poi riportare il materiale in fabbrica per controllarlo». Al momento magico della Red Bull, Maranello non riesce a rispondere. E c’è il rischio che Aston Martin, Mercedes e forse anche Alpine, diventino avversari difficili da raggiungere per arrivare al terzo posto fra i Costruttori.

 

Cristiano Chiavegato

 

ORDINE D’ARRIVO

1. Verstappen (Red Bull), 57 giri in 1h 27’38’’241, media 211,092 km orari; 2. Perez (Red Bull) a 5’’384; 3. Alonso (Aston Martin) a 20’’921; 4. Russell (Mercedes) a 33’’229; 5. Sainz (Ferrari) a 42’’511; 6. Hamilton a 51’’249; 7. Leclerc (Ferrari) a 52’’988; 8. Gasly (Alpine) a 55’’670; 9. Ocon (Alpine) a 58’’123; 10. Magnussen (Haas) a 1’02’’945; 11. Tsunoda (AlphaTauri) a 1’04’’309; 12. Stroll (Aston Martin) a 1’04’’754; 13. Bottas (Alfa Romeo) a 1’11’’637; 14. Albon (Williams) a 1’12’’861; 15. Hulkenberg (Haas) a 1’14’’950; 16. Zhou (Alfa Romeo) a 1’18’’440; 17. Norris (McLaren) a 1’27’’717; 18. De Vries (AlphaTauri) a 1’28’’949; 19. Piastri (McLaren) a 1 giro; 20. Sargeant (Williams) a 1 giro.

 

MONDIALE PILOTI

1. Verstappen 119 punti

2. Perez 105

3. Alonso 75

4. Hamilton 56

5. Sainz 44

6. Russell 40

7. Leclerc 34

8. Stroll 27

9. Norris 10

10. Gasly 8

11. Hulkenberg 6

12 .Ocon 6

13. Piastri 4

14. Bottas 4

15. Zhou 2

16. Tsunoda 2

17. Magnussen 2

18. Albon 1

19. Sargeant 0

20. De Vries 0

 

MONDIALE COSTRUTTORI

1. Red Bull punti 224

2. Aston Martin 102

3. Mercedes 96

4. Ferrari 78

5. McLaren 14

6. Alpine 14

7. Haas 8

8. Alfa Romeo 6

9. AlphaTauri 2

10. Williams 1

 

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