A.B.S: il sistema antibloccaggio delle ruote. Com'è fatto e come funziona

01/01/22



 

Quando si frena, si può avere il "bloccaggio delle ruote": vuol dire che la forza frenante esercitata, ha superato il valore della forza aderente.
 

Ovviamente, quando il coefficiente di aderenza scende, è più facile bloccare le ruote durante l'azione frenante.

Ma bloccare le ruote, oltre a causare una usura anomala del battistrada, non tanto per la quantità di gomma abrasa, quanto per lo spiattellamento che può avvenire sul pneumatico, crea un problema ben maggiore: si perde la direzionalità dello sterzo. In altre parole, a ruote bloccate, anche se giriamo il volante, l'auto tende a proseguire diritta.

Inoltre, se a bloccarsi sono le ruote di un solo lato del veicolo, si può verificare una rotazione dello stesso rispetto all'asse verticale. In pratica si può avere un testa-cosa.

I piloti, attenuano il problema del bloccaggio delle ruote in frenata, diminuendo quel tanto che basta (ed in tempi molto brevi), la pressione sul pedale del freno. Per l'automobilista comune invece esiste uno strumento tecnico ormai indispensabile. l'ABS, che permette di continuare ad esercitare la massima pressione sul pedale del freno, senza che le ruote si blocchino. Inoltre, il conducente può mantenere la direzionalità del veicolo.

 

Cos'è l'ABS?
Innanzitutto Abs è una sigla che abbrevia la parola tedesca Antiblockiersystem un dispositivo di sicurezza a controllo elettronico che  evita il bloccaggio delle ruote  nelle frenate più violente e in quelle su fondi a bassa aderenza.

 

Il sistema è composto, schematicamente da:

  • uan centralina elettronica
  • una ruota fonica (ruota dentata posta dietro ad ogni ruota del veicolo)
  • sensori di velocità

 

Come Funziona l'ABS. 
Dietro alla ruota del veicolo, viene posizionata una ruota fonica che gira solidale alla ruota.

Appositi sensori registrano la velocità di rotazione della ruota fonica, comunicandola alla centralina elettronica di gestione dell'A.B.S

Nel momento in cui la ruota tende al bloccaggio, il sensore comunica immediatamente la velocità zero, alla centralina che provvede a fare diminuire momentaneamente la pressione idraulica del sistema frenante, riferita alla ruota che si è bloccata. In questo modo la ruota, non più frenata, può riprendere la rotazione.
Questo avviene decine di volte al secondo, in una sorta di blocca-sblocca, motivo per cui il conducente avvertirà una sorta di vibrazione sul pedale del freno.
E' molto importante, che anche quando si avverte la vibrazione (del tutto normale durante il funzionamento dell'ABS), il conducente continui ad esercitare la massima pressione frenante. Sarà l'ABS a gestire lo sbloccaggio della ruota.

 

Un po' di storia
La nascita del moderno ABS per autovetture viene datata al 1974 ed è attribuibile all'azienda automobilistica svedese Volvo che proprio quell'anno lo introdusse nel mercato automobilistico per poi essere ufficialmente commercializzato a livello globale dalla Bosch a partire dal 1978. La Volvo era inizialmente (prima della grande distribuzione) anche produttrice di tale sistema (il cui sviluppo era incominciato sin nei primi decenni del XX secolo) e a questo fanno fede tutti i sistemi anti-bloccaggio moderni. Vent'anni prima, negli Stati Uniti la divisione aviazione della britannica Dunlop propose e brevettò il Maxaret[3], il primo vero sistema anti-bloccaggio ampiamente utilizzato. Il Maxaret si diffuse a livello aeronautico e automobilistico. Durante la metà del '900 tuttavia i sistemi anti-bloccaggio erano molto diffusi e spesso inaffidabili. Molto era il fermento dietro il loro sviluppo da parte di molti costruttori: nel 1965 la Bosch propose un sistema elettronico di anti-bloccaggio mentre il primo moderno sistema ABS completamente computerizzato vede la luce alla fine degli anni '60 con il Concorde. Andando ancora più indietro con gli anni si possono trovare ancora più numerosi sistemi rudimentali di regolazione della frenata soprattutto in campo aeronautico. La prima automobile italiana a essere dotata di questo sistema fu nel 1984 la Lancia Thema, mentre nel 1988 è la BMW serie K[4] la prima moto ad adottarlo

fonte wikipidia

 

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