TuttoPatenti.it
60 sec8
Patente, stop al riconoscimento facciale: si torna all’identificazione con documento
esami-patente-identificazione-tradizionale-documento-riconoscimento-facciale-2025

Esami patente 2025: la Motorizzazione torna all’identificazione tradizionale

Negli ultimi mesi si è registrato un aumento preoccupante dei casi di scambio di persona durante gli esami per la patente di guida, un fenomeno che ha spinto la Motorizzazione Civile a intervenire con misure più severe.
Il Direttore Generale della Motorizzazione, Gaetano Servedio, ha firmato una nuova circolare interna (prot. 30445 del 24 ottobre 2025) che impone di tornare all’identificazione tradizionale tramite documento d’identità, abbandonando momentaneamente l’uso esclusivo dei sistemi automatici di riconoscimento facciale.

Il riconoscimento facciale non basta più

Introdotti nel 2022 per velocizzare le procedure di identificazione dei candidati agli esami di teoria e di pratica, i dispositivi biometrici con tecnologia di face recognition avevano inizialmente migliorato l’efficienza degli uffici. Tuttavia, con il passare del tempo, sono emerse nuove forme di truffa sempre più ingegnose.

Oltre alle classiche irregolarità con auricolari nascosti o smartphone, si è diffuso anche il cosiddetto “sosia d’esame”, una persona fisicamente simile al candidato reale che si presenta al suo posto per sostenere la prova.

Il “trucco del sosia” e i limiti del sistema automatico

Il problema nasce dal fatto che il sistema biometrico confronta il volto del candidato con la foto presente nella documentazione della pratica.
Se la foto allegata, scattata al momento della visita medica di idoneità, ritrae proprio il “sosia”, il software non è in grado di accorgersi della sostituzione. In questo modo, la patente viene rilasciata con i dati del vero candidato ma con la foto del sosia, consentendo al truffatore di richiedere successivamente un duplicato con una nuova immagine e completare così la frode.

La decisione della Motorizzazione: ritorno al controllo manuale

Per contrastare questa pratica, la Motorizzazione ha stabilito che l’identificazione del candidato debba avvenire nuovamente tramite documento ufficiale (carta d’identità o passaporto).
Secondo il direttore Servedio, questa misura è necessaria per garantire la sicurezza e la trasparenza degli esami di guida, in attesa di individuare soluzioni tecnologiche più affidabili ma allo stesso tempo meno complesse da gestire.

Esami patente 2025: addio al riconoscimento facciale