LA POLE POSITION PAZZA DI LECLERC CON LA FERRARI E L'ERRORE MADORNALE DELLA RED BULL CHE PENALIZZA VERSTAPPEN

01/10/22



Una qualificazione pazza, ma alla fine è un’altra volta Charles Leclerc a fare il giro più veloce. Nona pole position in stagione per il pilota della Ferrari, la seconda a Singapore dopo quella del 2019, la 18.a in carriera. E la sesta della Scuderia di Maranello su 13 sinora disputate. Fra l’altro la squadra italiana, accumulando le 2 ottenute quest’anno da Sainz ha eguagliato il record di 11 pole stabilito nel 2001, nell’era Schumacher. Tre sessioni effettuate sulla pista inizialmente bagnata per la pioggia caduta in giornata, con l’asfalto più asciutto solo negli ultimi minuti quando i piloti hanno potuto montare le gomme morbide dopo aver usato sempre quelle intermedie. Con un tracciato condito da 23 curve e appena un paio di rettifili tutto è stato più difficile. Brava la Ferrari a interpretare nel momento giusto la scelta degli pneumatici e il momento di andare in pista.
 

«C’è un pubblico fantastico - ha dichiarato Leclerc -. Bello avere così tanta gente. Le qualifiche sono state complicatissime, non sapevamo cosa fare con le gomme. Abbiamo deciso per le soft all’ultimo minuto e siamo stati ripagati. E’ stato molto incerto sino alla fine. Ho commesso un errore all’ultimo giro e pensavo di aver perso la pole. Invece è stato appena sufficiente per stare davanti, bene così. Sono felice. Contento del risultato di specialmente pensando al venerdì che abbiamo avuto, potendo completare pochi giri. Ma abbiamo recuperato. Non abbiamo molti dati per la gara ma se facciamo le cose alla perfezione pensiamo di poter vincere, ne sono sicuro. Il giro è stato speciale. Sui circuiti cittadini sei sempre al limite, a maggior ragione con la pista così umida. In alcune curve rischi di perdere il posteriore. Il l’ultimo passaggio è stato sufficiente ed è servito a farmi partire dalla prima posizione». Un po’ amareggiato Carlos Sainz, quarto, che ha giudicato sbagliato il momento di fare il suo tentativo, a suo avviso troppo anticipato, ma ha anche ammesso di avere fatto qualche errorino di troppo.
 

Folle anche il risultato finale, a parte quello di Leclerc. Secondo posto per un redivivo Perez, poi Hamilton che qui ha sempre fatto delle magie, quarto Carlos Sainz con la seconda rossa F1-75. A stupire e ad accendere allo spasimo la sfida sono stati i distacchi segnati fra i migliori: 22 millesimi per il messicano della Red Bull e 54 per il sette volte campione del mondo della Mercedes. Ma il grande colpo di scena ha visto come protagonista il pilota che ha la possibilità matematica di aggiudicarsi il Mondiale in anticipo, cioè Verstappen. Soltanto ottavo l’olandese, sempre capace di grandi inseguimenti e recuperi, quasi impossibili però su un tracciato nel quale i sorpassi sono un incubo. Avrà davanti oltre ai due avversari più vicini in classifica (Leclerc e il compagno di squadra Perez), ma anche gente ostica come Alonso, Norris e Gasly. Fra i delusi anche il giovane Russell, solo 11°, bene Magnussen, nono con la Haas, benino Mick Schumacher 13°, disastroso Ocon alla guida della sua Alpine, soltanto 18°, lontano da Alonso, quinto con la stessa monoposto del francese.
 

La vicenda di Verstappen ha un retroscena incredibile. Max avrebbe avuto due volte la possibilità di conquistare la pole, ma stavolta la Red Bull ha sbagliato tutto, pur avendo il pilota più veloce in pista. «Sono rimasto senza benzina - ha spiegato il campione olandese, evidentemente irritato con il suo team - e quindi ho dovuto abortire l’ultimo giro. Anzi anche il penultimo. Mi avevano avvertito dai box che dovevo rallentare per risparmiare il carburante nel penultimo passaggio per fare dopo un ultimo tentativo. Ma io ero in vantaggio nei tempi dei primi due tratti di pista su Leclerc. Ma ho tolto il piede dall’acceleratore per fare un ulteriore giro. Poi mentre la mia macchina volava, mi hanno chiesto di rientrare ai box perchè non avrei avuto nel serbatoio il quantitativo di benzina necessario per passare i controlli. Ma io non so quanta benzina mi rimane. Sono cose, queste, che non devono succedere. Ne parleremo. Mi aspetta una gara compromessa, frustrante con troppe macchine davanti».
 

E’ dunque un momento difficile per la Red Bull malgrado il dominio dimostrato con una vettura sempre competitiva e la bravura di Verstappen. Sulla squadra incombe la minaccia di una possibile punizione (si va dalla multa alla clamorosa esclusione dalla classifica) se verranno confermate le voci e anche le accuse (della Mercedes per voce di Toto Wolff) di avere superato il limite di spesa consentito nel 2021 e in quello in corso. La questione diverrà chiara quando nei prossimi giorni la FIA pubblicherà i dati ufficiali riguardanti il budget cap, fissato a 147,5 milioni di dollari. Come se non bastasse, dalla Germania giungono notizie inquietanti sulle condizioni fisiche di Dietrich Mateschitz, fondatore e titolare della Red Bull. Il settantottenne imprenditore austriaco sarebbe malato da tempo e purtroppo le sue condizioni di salute si sarebbero aggravate. Speriamo in bene per lui e perchè la Formula 1 gli deve tanto.
 

Cristiano Chiavegato
 

Programmi tv: ore 14 diretta Sky Sport F1, ore 18 differita TV 8.



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