Le eco-batterie ''a cilindro'' di sesta generazione

24/03/23

 

Nei programmi di elettrificazione, come è facile intuire, le batterie rivestono un ruolo primario. La loro evoluzione giustifica investimenti massicci e tutti i costruttori sono alla ricerca della "ricetta magica" che consenta di aumentare le prestazioni riducendo i costi. La soluzione per un futuro non immediato è già delineata, legata allo sviluppo degli accumulatori allo stato solido. Ma altre strade portano a un traguardo virtuoso.
 

Bmw è in prima fila in questa sfida tecnologica e, presentando la nuova full-electric iX1, ha dedicato un focus specifico alle batterie di sesta generazione che sono ormai in fase avanzata. Sviluppate dal Battery Cell Competence Centre di Monaco con il contributo tecnologico – ed economico - dei fornitori, dal 2025 saranno disponibili per i modelli di serie della Casa bavarese  realizzati sulla piattaforma Neue Klasse, già predisposta anche per modelli a celle combustibili.
 

In particolare, i pacchi batterie abbandoneranno le attuali celle a prisma e saranno dotati di celle cilindriche di concezione totalmente nuova, anche se in realtà si tratta della formula in parte già adottata da Tesla. "L'obiettivo – ha spiegato il responsabile dello sviluppo, Frank Weber – è ottenere dalle future celle agli ioni di litio un consistente miglioramento. La  densità di energia migliorerà di oltre il 20%, e parallelamente crescerà la velocità di ricarica fino al 30%, mentre ridurremo fino al 60% le emissioni di CO2 in fase di produzione". Secondo i tecnici il risultato concreto sarà un incremento dell'autonomia fino al 30% per i modelli più grandi, con una riduzione considerevole  dei costi di produzione, che a regime saranno dimezzati.
 

Le celle di sesta generazione hanno un diametro di 46 mm e offriranno la possibilità di scegliere fra due diverse altezze. Avranno inoltre una maggiore percentuale di silicio e di nichel e una minore di cobalto. Miglioramenti consistenti sono attesi anche sul fronte delle ricariche, grazie all'architettura a 800 V supportata dalla nuova piattaforma. "Ridurremo del 30% i tempi di ricarica a corrente continua fino all'80% del totale".
 

In questa rincorsa all'elettrificazione efficiente un ruolo essenziale hanno naturalmente i partner. Ai quali spetta l'onere di realizzare stabilimenti d'avanguardia che comporranno un mosaico di sei gigafactory. Bmw si avvale già di competenze cinesi (Catl e Eve Energy) che hanno  firmato un contratto da 2 miliardi per costruire nuovi impianti di celle per batterie in Cina (due) e in Europa (altre due), ciascuno con una capacità annua di 20 Gwh. Per l'area americana (Stati Uniti, Canada e Messico) lo "scouting" dei possibili partner è ancora in corso. A differenza di altri costruttori, Bmw ha scelto di avvalersi di fornitori esterni e, per ora, di non costruire direttamente stabilimenti di produzione. Viene specificato che "per la realizzazione delle celle sarà utilizzata solo energia da fonti rinnovabili, per ridurre l'impatto del carbonio fino al 60%". Quindi batterie green e totalmente riciclabili. Ai fornitori viene anche  imposto di  utilizzare una percentuale di materiale riciclato per le materie prime come litio, cobalto e nichel.


Piero Bianco

 

 

 

 



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