Guidare all’estero con una patente di guida italiana è possibile, ma le regole cambiano a seconda del Paese in cui ti rechi. È fondamentale distinguere tra:
1. Paesi dell’Unione Europea (UE)
2. Paesi extra UE con accordi di reciprocità
3. Paesi extra UE senza accordi di reciprocità
Di seguito trovi una guida aggiornata e completa su cosa serve e come comportarsi in ogni caso.
Se viaggi in un Paese dell’UE per un periodo breve, puoi guidare semplicemente con la patente italiana, grazie alla Direttiva 91/439/CEE che prevede il riconoscimento reciproco delle patenti tra Stati membri.
Se stabilisci la residenza in un altro Paese dell’Unione, hai tre opzioni:
Puoi richiedere la conversione della patente italiana in una patente del nuovo Paese di residenza.
👉 La patente deve essere in corso di validità.
Le Autorità locali applicano un tagliando di convalida alla patente italiana.
Puoi mantenere la tua patente così com’è, ma in caso di duplicato per furto, smarrimento o deterioramento, potrebbero verificarsi ritardi poiché la richiesta deve passare dall’Italia.
Il rinnovo deve essere effettuato esclusivamente presso le Autorità del Paese di residenza (Circolare MIT n. 30/1999).
Per informazioni più dettagliate, è consigliabile contattare il Consolato italiano competente.
Questi Paesi hanno firmato accordi specifici con l’Italia che regolano la circolazione e la conversione delle patenti.
Per guidare temporaneamente in questi Paesi è necessario possedere:
· Patente internazionale (permesso internazionale di guida)
· Patente italiana in corso di validità
La patente internazionale:
· è rilasciata dalla Motorizzazione
· va sempre accompagnata dalla patente italiana
· è basata sulle Convenzioni di Ginevra 1949 e Vienna 1968
· esiste in due diversi modelli, entrambi richiedibili in Italia
Se ti trasferisci stabilmente:
· devi richiedere alle Autorità locali la conversione della tua patente italiana
· non devi superare esami teorici o pratici
· la patente italiana viene revocata dopo la conversione (art. 130 CdS)
Per brevi soggiorni in Italia:
· serve una traduzione ufficiale della patente straniera.
In caso di rientro definitivo:
· puoi guidare con la patente straniera per max 1 anno
· poi devi chiedere la sostituzione con una patente italiana equivalente (art. 136 CdS)
Alcune categorie possono convertire la patente anche in Paesi dove non esiste un accordo completo:
· Canada: personale diplomatico e consolare
· Cile: diplomatici e familiari
· USA: diplomatici e familiari
· Zambia: personale in missione governativa
È obbligatorio presentare denuncia:
1. alle Autorità locali
2. agli Organi di Polizia italiani (DPR 104/2000)
In questi Paesi non è possibile riconoscere né convertire la patente italiana.
È fondamentale contattare:
· il Consolato italiano nel Paese in cui vuoi guidare
· oppure l’Ambasciata del Paese straniero in Italia
per conoscere:
· documenti richiesti
· validità della patente italiana
· obbligo o meno di patente internazionale
· eventuali permessi di guida locali
I cittadini italiani che risiedono per almeno 6 mesi in un Paese extra UE possono richiedere il rinnovo della patente italiana presso il Consolato, se:
· non è scaduta da oltre 3 anni
· non rientra nei casi che richiedono visita in Commissione Medica (art. 119 CdS)
Il rinnovo consolare:
· richiede visita medica
· viene annotato su apposita attestazione
· è valido sia in Italia che all’estero
Al rientro in Italia, la patente rinnovata deve essere confermata dal Dipartimento Trasporti Terrestri.