ALONSO LE SUONA ALLA RED BULL, VOLANDO CON L'ASTON MARTIN, MENTRE LA FERRARI LAVORA PER SCOPRIRE IL POTENZIALE DELLA SF-23

03/03/23

 

Si possono avere 41 anni e quasi sette mesi e 358 gare di F1, oltre a decine di gare endurance e diverse apparizione a Indianapolis, ma se ti chiami Fernando Alonso l’età non conta e le motivazioni continuano a crescere. Non c’é quindi da sorprendersi se nella prima sessione di prove del GP del Bahrain, lo spagnolo, non appena avuto nelle mani una vettura competitiva, l’Aston Martin, abbia ‘stracciato’ tutti i rivali. Miglior tempo in 1’30’’907 per il pilota di Oviedo, che si è messo alle spalle Verstappen, il compagno di squadra Perez e Leclerc, il migliore dei ferraristi. Prendiamo pure le prove libere ancora come un test nel quale squadre e piloti sono alle prese con controlli e messa a punto delle monoposto. I risultati sono da valutare sotto diversi aspetti. Resta il fatto, e questo é inconfutabile, che le vetture di quest’anno sono state di circa 1 secondo più veloci, a parità di situazione, rispetto al 2022. Considerando anche che l’anno passato i giorni di test precedenti all’inizio del campionato erano stati sei.
 

L’Aston Martin, comunque, ha confermato quanto visto la settimana scorsa sulla stessa pista. Messa nella mani di un fuoriclasse come Alonso può essere una vera spina nel fianco di chi vuole puntare al Mondiale. La monoposto del team inglese che ha come direttore tecnico il torinese Luca Furbatto va veramente forte e lo dimostra il sesto tempo ottenuto dal giovane, ma già esperto Lance Stroll, figlio del magnate Laurence, ha ha voluto guidare anche se reduce da un incidente in allenamento di non molti giorni fa che lo ha portato a un intervento al polso destro (frattura scomposta) e a cure intense per il sinistro (frattura composta). Il pilota canadese deve avere preso anche qualche altra botta, perchè zoppica abbastanza vistosamente.
 

Gli altri: per quanto riguarda la Red Bull, pare che Verstappen non abbia ancora trovato la messa a punto perfetta della sua RB19. Alle prese con un po’ di instabilità il campione olandese nonn si sente ancora a suo completo agio nella guida della vettura. Tanto è vero ha rifilato un solo millesimo di distacco a Perez, solitamente molto più staccato. Il team principal Christian Horner non mi pare preoccupato: «Partiamo per riconfermare i due titoli conquistati». C’è invece qualche perplessità in casa Mercedes. Hamilton non è contentissimo, i tecnici stanno lavorando su diversi fronti e preparano delle modifiche alla W14. Posso pensare che nel giro di poco tempo, li rivedremo a lottare al vertice, anche se non sarà facile.
 

Capitolo Ferrari. Il quarto «crono» ottenuto da Leclerc, che si trova a quasi mezzo secondo da Alonso, potrebbe essere stato causato dalla decisione della Scuderia di non forzare sulla power unit prima della qualicazione. E’ significativo il fatto che il neodebuttante Hulkemberg con l’Haas sia quinto a soli 9 millesimi dalla ‘rossa’ del monegasco. Probabilmente il team americano non ha risparmiato i cavalli e forse offerto alla Ferrari qualche inidicazione sulle sue reali possibilità. Mi pare comunque che entrambi i piloti, Leclerc e Sainz (solo 14°, perchè occupato a sostenere tutta una serie di valutazioni) non abbiamo ancora trovato il bandolo della matassa, fra sotto e sovra sterzo, nella ricerca della miglior trazione e della giusta configurazione aerodinamica. Per questo motivo lui e anche Charles hanno provato alettoni posteriori con diverso carico. Per il resto buone sensazioni da Haas e Alfa Romeo, restano un’incognita le potenzialità di McLaren e Alpine.
 

L’inizio di stagione non ha messo in vetrina soltanto la Formula 1. In Formula 2 l’attesa pole position del francese Pourchaire (8° Arthur Leclerc), oggi é in programma la sprint-race. Ma a fare colpo é stata la F3. Pole position per Gabriele Minì, 17 anni. E’ il primo italiano da quando esiste il Mondiale di questa categoria che segna un miglior tempo sul giro! Il diciassettenne pilota (gestito da Nicolas Todt) siciliano di Palermo ha stupito tutti, guidando la monoposto del team Hitech non da debuttante qual’é ma da navigato concorrente. Segnando il miglior tempo in tutti e tre i settori del circuito, ha battuto il brasiliano Gabriel Bortoleto (team Trident) di 57 millesimi. Un soffio, ma quanto basta per entrare nella storia. In F1, lasciato a piedi, purtroppo, Antonio Giovinazzi, non ci sono ‘azzurri’. Ma devo dire che i nuovi talenti non mancano. E dispiace che non vengano presi in considerazione a casa nostra. Minì fa parte della ‘cantera’, cioè la formazione dei giovani della francese Alpine. E l’altro candidato a stupire, a 16 anni si chiama Andrea Kimi Antonelli. Bolognese, ha appena vinto con la Prema Racing la Formula Regional Middle East. Peccato che anche lui sia ormai opzionato all’estero, proprio dalla Mercedes, da quando aveva 12 anni, quasi come Hamilton.

 

Cristiano Chiavegato
 

I tempi della seconda sessione di prove:
. Alonso (Aston Martin) in 1’30’’907; 2. Verstappen (Red Bull) a 169/1000; 3. Perez (Red Bull) a 171; 4. Leclerc  (Ferrari) a 460; 5. Hulkenberg (Haas) a 469; 6. Stroll (Aston Martin) a 543; 7. Gasly (Alpine) a 568; 8. Hamilton (Mercedes) a 636; 9. Norris(McLaren) a 663; 10. Zhou (Alfa Romeo) a 679; 11. Ocon (Alpine) a 701; 12. Bottas (Alfa Romeo) a 886; 13. Russell (Mercedes) a 975; 14. Sainz (Ferrari) a 1’’049; 15. Piastri (McLaren) a 1’’117; 16. Magnussen (Haas) a 1’’203; 17. Albon (Williams) a 1’’533; 18. Tsunoda (Alpha Tauri) a 1’’618; 19. De Vries (Alpha Tauri) a 1’’698; 20. Sargeant (Williams) a 1’’842.
 

Programma e orari TV sabato 4 Marzo: ore 12 prove libere 3; ore 16 Qualificazioni. Diretta tv Sky Sport F1, differita qualificazioni TV8 alle 21,30.

 



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