Auto elettriche: piacciono ma sono ancora troppo care

29/03/22


Cresce l’interesse per le vetture elettriche anche nel nostro Paese: la direzione in cui viaggia l'automotive verso il futuro è tracciata. Ma il costo delle vetture a emissioni zero è ancora troppo oneroso per gli italiani, che in maggioranza le prenderebbero in considerazione soltanto se i listini fossero inferiori almeno del 30% rispetto agli attuali. E nemmeno la presenza di incentivi sarebbe sufficiente a colmare il gap economico.
 

Il dato emerge dalla nuova instant survey “Auto elettriche, tu che pensi?”, condotta da Areté (azienda leader nella consulenza strategica). In sintesi, l'attenzione crescente da parte dei potenziali clienti nei confronti delle vetture elettrificate è tuttora frenato dal fattore economico.
 

Lo studio parte dall’analisi delle modalità di spostamento degli italiani: ben il 64% si serve dell’auto privata per i propri trasferimenti abituali, solo il 6% usa i mezzi pubblici, che dalla pandemia sembrano non essersi ancora ripresi. Quasi il 20%, e il trend è in decisa crescita, si affida ai servizi di mobilità condivisa (sharing o pooling), formule che consentono di abbattere i costi del viaggio, le emissioni inquinanti e contribuiscono a decongestionare le città.
 

L’analisi evidenzia come 4 italiani su 10 hanno già guidato, anche occasionalmente, una vettura elettrica. Chi lo ha fatto ne ha apprezzato la silenziosità (indicata dal 43% del campione), il relax di guida (19%) e i consumi ridotti (19%); le stesse caratteristiche che si aspetta dalla vettura alla spina anche chi non ha ancora avuto occasione di salirci a bordo.
 

Continua a crescere quindi la propensione verso le vetture elettrificate nel nostro Paese, anche grazie ai cospicui investimenti in comunicazione promossi dalle Case automobilistiche negli ultimi anni. Alla domanda “Se dovessi acquistare un’auto nuova quale alimentazione sceglieresti?”, ormai 1 italiano su 2 indica una vettura ibrida e ben il 38% (era il 23% solo 3 mesi fa nella precedente survey) si dichiara pronto per l’elettrico. Trai i principali motivi che guidano questa transizione figura in primis la ragione ambientale (“per non inquinare”, indicata dal 50% del campione), seguita dalle opportunità di risparmio su consumi e costi di manutenzione (42%).
 

Per acquistarla 3 su 4 sono pronti a servirsi di finanziamenti, noleggio a lungo termine e leasing, mentre il restante 25% intende farlo con pagamento in contanti. Tra i fattori che potranno migliorare il feeling con questa motorizzazione vengono indicati in primis il pricing (ancora troppo alto e indicato da un italiano su due come ostacolo all’acquisto) e quelli collegati all’autonomia del veicolo: il 25% sarebbe spinto ad acquistare una vettura elettrica da punti di ricarica più veloci, servizi di ricarica a domicilio, minori costi di ricarica.
 

Una cosa è certa: il problema centrale per la diffusione massiva dell’elettrico resta oggi il prezzo, ben oltre le capacità di spesa degli italiani. Il 56% degli intervistati sarebbe disposto a pagare meno di 30.000 euro per averne una: meno di 20.000  euro per una citycar e tra i 30.000 e i 40.000 euro per una berlina piccola premium.

 

 



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