FINE DI UN INCUBO: LA FERRARI VINCE CON UN GRANDE SAINZ A SINGAPORE AL TERMINE DI UNA GARA TIRATISSIMA E SPETTACOLARE SINO ALL'ULTIMO GIRO

18/09/23

All’ultimo respiro. E’ arrivata così la prima vittoria della Ferrari della stagione. Un successo che interrompe la serie infinita di affermazioni della Red Bull che puntava ad aggiudicarsi tutte le gare del 2023. C’è voluta la ferrea volontà di un pilota come Carlos Sainz jr, ventinovenne di Madrid, figlio d’arte (il padre Carlos sr. è stato due volte campione mondiale di rally, con tre primi posti nella ‘Dakar’), in Formula 1 da dieci stagioni, avendo esordito con la Toro Rosso nel 2014. La pista di Singapore con le sue caratteristiche speciali e - non bisogna dimenticarlo - le imprevedibili difficoltà incontrate dalla squadra di Verstappen e Perez - quindi uno schieramento di partenza inusuale, hanno creato una corsa spettacolare, carica di tensioni e di episodi, come non se ne vedevano da tempo. Dalla partenza all’arrivo non c’è stato un attimo di tregua e sino a pochi giri dalla fine c’erano in fila uno dietro all’altro quattro potenziali vincitori, attaccati come un trenino con i suoi vagoni. Sainz si è imposto per le qualità di guida, la freddezza, per la lucidità mostrata in tutto il weekend e un’intelligenza tattica che si potrebbe paragonare, almeno per questa volta, a quella di un Niki Lauda. Basta pensare che il pilota spagnolo già nelle prove dei giorni scorsi aveva pensato a conservarsi un set di gomme dure non usurato, intuendo che gli sarebbe servito per difendersi dagli attacchi degli avversari nel finale. Ma il colpo di genio di Carlos jr è stato quello negli ultimi giri di rallentare leggermente il suo ritmo per permettere a Lando Norris che lo seguiva come un’ombra di stare a meno di un 1’’ di distacco per usare il DRS della sua McLaren, per tenere a distanza le Mercedes di Russell e Hamilton, scatenate e anche velocissime, anche perché avevano da poco montato gomme medie nuove, approfittando di una safety car virtuale. Una scelta a rischio fatta dalla squadra tedesca per puntare alla vittoria. Opzione che non ha pagato: Russell ingolosito dalla possibilità di superare prima Norris e poi Sainz, proprio nell’ultimo giro ha esagerato strisciando per pochi centimetri un muretto, un piccolo urto che lo ha mandato a sbattere, urlando per la rabbia, contro le protezioni di una via di fuga, con l’auto definitivamente danneggiata.

«Provo - ha dichiarato Sainz, commosso, dopo aver tagliato il traguardo- una sensazione incredibile in un fine settimana incredibile. Voglio ringraziare ogni membro della Ferrari per aver fatto uno sforzo enorme per dare una svolta a questa stagione. Siamo riusciti a vincere dopo un inizio del campionato difficile. Abbiamo fatto quello che dovevamo, alla perfezione, e porteremo a casa con un primo posto. Sono sicuro che tutta l'Italia e tutti i tifosi del Cavallino siano felici. In gara è stato necessario gestire i nostri limiti sul degrado gomme. All'inizio dovevamo arrivare al tempo calcolato al giro per poter montare le gomme che avevamo in mente. Ma è arrivata la Safety Car prima di quanto ci aspettassimo. Ho dovuto fare una buona parte di gara con le gomme dure e ho dovuto cercare di tenere dietro Russell che era il più aggressivo. Tutto ha funzionato alla perfezione. Alla fine i margini sono stati ristrettissimi. Negli ultimi passaggi ho cercato di dare il DRS Norris per aiutarlo a difendersi proprio da George che si era fermato per montare gli pneumatici medi. Il sistema ha funzionato».

Nel giorno del trionfo di Maranello, Leclerc ha dovuto accontentarsi del quarto posto. Partito benissimo, superando Russell per infilarsi alle spalle di Sainz, il pilota monegasco ha perso la sua posizione nel pit stop necessario per l’intervento in pista della safety car a causa di un incidente di Sargeant che ha lasciato dei pezzi della sua Williams sull’asfalto che dovevano essere spostati. La Ferrari ha dovuto praticare una doppia sosta chiamando i due piloti uno dietro l’altro, con Sainz per primo. Charles da secondo è stato costretto a perdere tempo per far passare le altre vetture che erano nella pit-lane ed è scivolato in sesta posizione. «La strategia era normale, quella prevista - ha commentato Leclerc -. Ne avevamo discusso prima della gara. Dopo il via la situazione era positiva perché avevamo più passo della Mercedes. Ho chiesto al muretto se si poteva cambiare qualcosa, ma alla fine abbiamo fatto benissimo così. Carlos è sul gradino più alto del podio ed è questo quello che conta. Da parte mia sono sicuramente dispiaciuto perché mi sarebbe piaciuto avere un risultato migliore, soprattutto perché il ritmo c’era. Nel finale, dopo che Russell e Hamilton mi avevano passato essendo molto più rapidi, ho puntato a portare a casa la macchina,  sapevo che ormai la mia corsa era finita».

Oltre alla vittoria la Ferrari ha incassato un bel bottino di punti, 27 di più della Mercedes, recuperando in classifica. Ma la strada per il secondo posto è ancora lunga. Verstappen, partito undicesimo, malgrado abbia dato il massimo, non è andato oltre a un comunque non disprezzabile quinto posto. Bene Piasti settimo con la McLaren mentre Perez, ottavo, è stato come in altre occasioni poco brillante. Dovrebbe guardarsi alle spalle perché il giovanissimo debuttante Liam Lawson ha portato l’AlphaTauri al nono posto e si candida per salire sulla Red Bull accanto a Verstappen. Prossima gara domenica prossima 24 settembre per il GP del Giappone.

Cristiano Chiavegato

  

 

 

 

 

 

GRAN PREMIO DI SINGAPORE COSI AL TRAGUARDO

1. Sainz (Ferrari) 62 giri in 1 ora 46’418; 2. Norris (McLaren) a 812/1000; 3. Hamilton (Mercedes) a 1’’269; 4. Leclerc (Ferrari) a 21’’177; 5. Verstappen (Red Bull) a 21’’441; 6. Gasly (Alpine) a 38’’441; 7. Piastri (McLaren) a 41’’479; 8. Perez (Red Bull) a 54’’534; 9. Lawson (AlphaTauri) a 1’05’’918; 10. Magnussen (Haas) a 1’12’’116; 11. Albon (Williams) a 1’13’’417; 12. Zhou (Alfa Romeo) a 1’23’’649; 13. Hulkenberg (Haas) a 1’26’’201; 14. Sargeant (Williams) a 1’26’’889; 15. Alonso (Aston Martin) a 1’27’’603; 16. Russell a 1 giro (incidente); Ritirati: Bottas (alfa Romeo), Ocon (Alpine), Tsunoda (AlphaTauri) incidente; Stroll (Aston Martin) non partito dopo l’incidente di sabato.

 

 

 

MONDIALE PILOTI

1. Verstappen 374; 2. Perez 223; 3. Hamilton 180; 4. Alonso 170; 5. Sainz 142; 6. Leclerc 123; 7. Russell 109; 8. Norris 97; 9. Stroll 47; 10. Gasly 45; 11. Piastri 42; 12, Ocon 36; 13. Albon 21; 14. Hulkenberg 9, 15. Bottas 6; 16. Zhou 4; 17. Tsunoda 3; 18. Magnussen 3; 19. Lawson 2; 20. Sargeant 0; 21. De Vries 0; 22. Ricciardo 0.

 

 

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. Red Bull punti 597; 2. Mercedes 289; 3. Ferrari 265; 4. Aston Martin 217; 5. McLaren 139; 6. Alpine 81; 7. Williams 21; 8. Haas 12; 9. Alfa Romeo 10; 10. AlphaTauri 5.

  



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