GP AUSTRALIA: VERSTAPPEN SCATENA LA POTENZA DELLA SUA RED BULL E CONQUISTA L'ENNESIMA POLE POSITIO, SAINZ EROICO SECONDO PER LA FERRARI

23/03/24

Anche in Australia nessuno strappa la pole a Verstappen: è la 35.a in carriera
 

E’ successo diverse volte. La Ferrari sembra essere avviata alla conquista della pole position, ma all’ultimo instante nella terza sessione di qualifica salta fuori il talento di Verstappen che beffa tutti. Anche in Australia il campione del mondo parte in pole position. Il solito giro perfetto dell’olandese chiude la partita davanti ai rivali che appaiono sconsolati. Qui a Melbourne, però, i due piloti del Cavallino hanno mancato l'obiettivo. Difficile criticare il risultato di Sainz il quale, comunque ha conquistato la prima fila accanto a Max. Lo spagnolo e stato eroico ma non ha ancora raggiunto il cento per cento della forma fisica, dopo l’operazione di appendicite. Lo si è capito al termine dei giri cronometrati, quando Carlos è sceso con qualche difficoltà dalla SF-24 e successivamente è salito su una vetturetta elettrica per farsi portare nella zona delle interviste. Comprensibile quindi che non sia stato in grado di rischiare il tutto per tutto.
 

 Ineccepibile, anzi encomiabile, il comportamento e l’impegno del pilota di Madrid, considerando che il suo ‘crono’ finale è stato di 4 millesimi migliore di quello ottenuto nella seconda sessione quando era risultato primo. In trend negativo invece Leclerc che rispetto ai precedenti tentativi, nel finale è peggiorato di 131 millesimi. Sembra un’inezia, ma a questo livello anche un piccolissimo scarto conta molto. Ed è comunque significativo perché non il passare dei minuti l’asfalto della pista consentita di essere più veloci. Come ha dimostrato proprio il fenomenale Verstappen che è passato dall’1’16’’819 al finale 1’15’’915. Si tratta ovviamente del record assoluto sul circuito dell’Albert Park. Gli addetti ai lavori sostengono che non sia riuscito a estrare il massimo della SF-24 in particolare nelle curve 3 e 4.

«Non mi aspettavo di fare il miglior tempo - ha dichiarato Max - , ma sono molto contento della Q3. E’ stato un po' difficile trovare un buon bilanciamento. Anche durante le qualifiche, Q1 e Q2, pensavo di non poter lottare per la pole. Poi abbiamo fatto qualche piccola modifica e questo mi ha aiutato in Q3 a spingere davvero al limite ed entrambi i miei giri sono stati buoni.      Ma scopriremo soltanto in gara se sarà sufficiente, perché sembra che anche la Ferrari sia molto veloce ed è stata a suo agio per tutto il weekend. Quindi sì, speriamo che sia una corsa interessante».

Anche Sainz è convinto di poter lottare per le prime posizioni nel Gran Premio: «È stato un bel viaggio, dalla gara saltata a Gedda a questa prima fila. Sono riuscito a progredire sessione dopo sessione, con l’obiettivo di arrivare in qualifica nelle migliori condizioni possibili. Nell’ultimo tentativo ho dato il massimo per conquistare la pole, ma date le mie condizioni non posso proprio dirmi deluso. All'inizio, venerdì, ero un po' arrugginito, ma sono riuscito a recuperare la velocità e a ritrovare il passo e mi trovo davvero molto bene sulla Ferrari. Tuttavia non mentirò, non sono davvero nella condizione perfetta quando sono alla guida, ma penso di poter fare tutta la gara. E fino a quando ce la farò, senza troppi dolori... Chiaramente è difficile con 58 giri da percorrere. Ce la metterò tutta».

Leclerc, apparso deluso e preoccupato, non ha cercato scuse, ma ha rivelato il suo pensiero sulle prestazioni della Red Bull:  «In qualifica pole, secondo me, abbiamo sottostimato la potenza che ha messo Red Bull ha usato nel finale. Già nelle Libere 3 avevamo visto che tra curva 7 e curva 9 loro avevano molta più velocità di quello che pensassimo all'inizio. Quindi fare la pole sarebbe stato molto difficile. Nella prime prove libere avevo tanta fiducia sulla macchina, soprattutto all'anteriore. Poi ho iniziato a perderla tanto e nell'ultimo run delle qualifiche ho azzardato un cambiamento con il flap dell'ala anteriore per tornare ad averlo, ma probabilmente siamo andati dalla parte opposta rispetto a quella che avrei voluto. Però volevo provarci e forse sono stato troppo aggressivo. Qui ci sono 4 zone DRS, dunque penso che sia ancora tutto possibile. Vedremo. Il passo gara è stato buono. Il podio è il nostro obiettivo. La vittoria, anche se Carlos parte secondo, penso che sia lontana perché la Red Bull ha un ritmo ancora leggermente migliore al nostro. Noi cercheremo comunque di metterli sotto pressione».

Nel paddock circola da tempo la voce che la Red Bull disponga di un boost, cioè unn suppplemento di potenza della power unit che può utilizzare per qualche giro. In qualifica e in gara, quando offre a Vertappen l’arma per i giri veloci, per le partenze, quelle fulminee che lo mettono subito al riparo dagli attacchi degli avversari e nei sorpassi.

Quindi possiamo aspettarci gare come le precedenti? Probabilmente sì. Ma ci sono sempre le incognite, la partenza, le strategie, gli incidenti (e quindi l’intervento della Safety Car) e l’usura delle gomme che per quelle morbide è stata importante.  Su tutto c’è però l’interrogativo legato all’utilizzo della hard (le C3 in questo weekend) opportunamente risparmiate dalle squadre in vista della gara, che nessuno ha provato. Una cosa sola è certa: Verstappen resta il favorito per l’ennesima vittoria. Dovrei chiudere parlando di piloti in difficoltà, come Hamilton e Ricciardo regolarmente battuti dai più giovani e meno esperti compagni di squadra. Ma questo è un discorso che farò dopo la corsa.

Cristiano Chiavegato

 

GRAN PREMIO D’AUSTRALIA

Circuito Albert Park, lunghezza 5.278 metri, 16 curve, 58 giri da percorrere, pari a km 306,124. LA TV: IL VIA ALLE 5, DIRETTA SKY SPORT F1, DIFFERITA ALLE ORE 14 TV(

 

LA GRIGLIA DI PARTENZA

 

1ª  fila: Verstappen (Red Bull) e Sainz (Ferrari)

2ª  fila: Norris (McLaren) e Leclerc (Ferrari)  

3ª  fila: Piastri (McLaren) e Perez (Red Bull)  

4ª  fila: Russell (Mercedes) e Tsunoda (Racing Bulls) 

5ª  fila: Stroll (Aston Martin) e Alonso (Aston Martin)

6ª  fila: Hamilton (Mercedes) e Albon (Williams)      

7ª  fila: Bottas (Sauber) e Magnussen (Haas)

8ª  fila: Ocon (Alpine) e Hülkenberg (Haas)

9ª  fila: Gasly (Alpine) e Ricciardo (Racing Bulls)

10ª fila: Zhou (Sauber)

 

I TEMPI DELLE QUALIFICAZIONI

1. Verstappen in 1’15’’915; 2. Sainz a 270/1000; 3. Norris a 400; 4. Leclerc a 520; 5. Piastri a 657; 6. Perez a 359 (il messicano è stato retrocesso di 3 posizioni per avere ostacolato Hulkenberg); 7. Russel 809; 8. Tsunoda a 873; 9. Stroll a 1’’157; 10. Alonso a 1’’637; 11. Hamilton a 1’’045; 12. Albon a 1’’252; 13. Bottas a  1’’425; 14, Magnusson a 1’’512; 15. Ocon a 1’’782; 16. Hulkenberg a 2’’061; 17. Gasly a 2’’67; 18. Ricciardo a 2’’170; 19. Zhou a 2’’273

Da notare che i distacchi possono sembrare sballati, ma bisogna tenere conto che quelli dall’undicesima posizione in giù sono quelli registrati nelle prime due sessioni di qualificazione)

 



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