GP D'ARABIA SAUDITA: VERSTAPPEN FA IL RECORD DEL CIRCUITO SPAVENTA I RIVALI, LA FERRARI SECONDA CON LECLER DEVE RICORRERE AL GIOVANISSIMO INGLESE OLIVER BEARMAN PERCHE' SAINZ E' FINITO IN OSPEDALE PER UN'APPENDICITE

08/03/24

Oliver Bearman, inglese di Chelmsford (Essex) è nato l'8 maggio 2005, alto 1m86, campione italiano e tedesco di F4, è il più giovane pilota della storia a guidare una Ferrari con il suo debutto al posto di Sainz, in Arabia Saudita

 

Non c’è nulla da fare. Forse si sfoga, irritato per il caos che si sta creato nella sua squadra, ma più probabilmente per il semplice motivo che è il più veloce di tutti, il fenomeno Verstappen parte di nuovo in pole position. La seconda della stagione e la 34.a della carriera. Il solito giro perfetto, con il miglior tempo in ognuno dei tre settori in cui è divisa la pista, con il quale ha tenuto a gran distanza tutti i rivali. Staccato di tre decimi Leclerc, che sarà in prima fila accanto all’olandese, con la speranza di poter lottare con Max in gara. Sarà comunque molto difficile: il campione del mondo è stato capace di spingere la Red Bull a battere con il tempo di 1’27’’472 il record assoluto che apparteneva dal 2021 ad Hamilton con la Mercedes, alla media di 254,097 chilometri orari. Nello schieramento di partenza non ci sarà Carlos Sainz. Lo spagnolo ha dovuto dare forfait perché colto da un attacco d’appendicite ed è stato operato d’urgenza nell’ospedale di Gedda. L’intervento, secondo le informazioni diffuse, è andato bene e non è escluso che il pilota della Ferrari possa tornare a correre nel prossimo GP d’Australia il 24 marzo. La Scuderia, in piena emergenza, è dovuta ricorrere al terzo pilota, quello che era disponibile, cioè a Oliver Bearman che fa parte dell’Academy di Maranello. E’ stato bravo, ha mancato l’ingresso nel Q3 delle qualifiche per soli 6 millesimi, quindi partirà da undicesimo in sesta fila. Di lui comunque scrivo più avanti. Il caso ha voluto che la Ferrari sia scesa in pista con la coppia più giovane di sempre: Leclerc 26 anni, appena diciotto per Bearman. Per trovare una situazione analoga, bisogna risalire al 1968, quando sulle ‘rosse’ correvano Jackie Ickx e Chris Amon.
 

Ora non resta che attendere la gara. Se al via Verstappen riuscirà a staccare subito tutti gli avversari, continuerà il suo dominio e chissà quanto bisognerà ancora aspettare per vedere qualcun altro a vincere un Gran Premio. Di sicuro, tuttavia, alle spalle di Max ci sarà una sfida accesissima fra Leclerc, Perez e Alonso, racchiusi in uno spazio di 3 decimi.  C’è l’ipotesi che la Ferrari abbia parzialmente sacrificato le prestazioni sul giro secco per essere più competitiva nel Gran Premio. Ma Charles non è molto ottimista. Alla Ferrari c’è invece un lumino di speranza di fare meglio di quanto non si è fatto in Bahrain, quando il monegasco e Sainz furono preceduti anche da Perez. Considerate le caratteristiche di questo spettacolare ma strettissimo circuito cittadino, ci si possono attendere anche delle sorprese, perché l’intervento della Safety Car, che potrebbe scombinare le carte in tavola, è quasi assicurato. Ho detto del nervosismo che regna nella Red Bull, con indiscrezioni che si accavallano. Ieri è uscita quella che riguarda Helmut Marko,  l’ex pilota austriaco, che è stato invitato a lasciare l’incarico di consulente (aveva un contratto di 3 anni) e anche a non parlare più degli argomenti che hanno riguardato la Red Bull con il caso ‘Horner’, prima indagato con il rischio di doversi dimettere e poi confermato. Di sicuro all’interno del team c’è aria di cambiamenti che potrebbero creare qualche problema.
 

Ma voglio tornare sul colpo di scena di questa mattina. Non era un semplice mal dio pancia quello che aveva tormentato da qualche giorno Sainz al suo arrivo in Arabia Saudita. Ieri era sceso coraggiosamente in pista per disputare due sessioni di prove libere, ottenendo il settimo tempo. Ma nella serata il malanno era peggiorato, con febbre alta e un’accurata visita medica ha appurato un’appendicite acuta. Probabilmente in queste ore lo spagnolo è stato già operato in un ospedale di Gedda. Forfait obbligato per Carlos e Ferrari costretta a mandare in pista il pilota di riserva. Maranello ne ha diversi a disposizione, ma l’unico presente era  Oliver Bearman, che qui doveva disputare oggi stesso la seconda gara in F2. Senza cambiare la tuta, vito che fa parte dell’Academy di Maranello, l’inglese è salito sulla SF-24 lasciata libera da Sainz e ha iniziato la sua avventura in F1. Sinora aveva guidato una monoposto della massima serie, al volante di una Haas in due sessioni di prove libere nel 2023 e una volta nel circuito di Fiorano con la SF-21, qualche giro necessario per prendere i punti richiesti per la licenza che autorizza a correre nei GP. Un breve test per lui, prove di gomme Pirelli, a Barcellona con una F1-75.
 

Oliver Bearman, il cognome letteralmente può essere tradotto in ‘uomo orso’, è un pilota britannico di Chelmsford, capoluogo della Contea dell’Essex, dove è nato l’8 maggio 2008.  Diventa così il più giovane di sempre a guidare una ‘rossa’ nel Mondiale, con i suoi 18 anni e 10 mesi e il terzo in assoluto in F1, dopo Verstappen e Stroll. Ma chi è costui? Un giovane che sinora ha dimostrato di andare forte: campione italiano e tedesco di F4 (17 vittorie complessive), terzo nel Mondiale di F3 del 2022, sesto l’anno scorso in F2. Ieri aveva appena centrato la pole position per la gara che doveva disputare oggi, ma ha dovuto guardarla dai box. E il suo debutto con la SF-24 è stato brillante, nella prima sessione di prove effettuata insieme a Verstappen e compagni. Dopo avere infilato un’ottima serie di giri con gomme medie, ha avuto l’opportunità di farne uno solo con quelle morbide, piazzandosi in decima posizione. E’ sicuramente un ragazzo che farà strada.

 

GRIGLIA DI PARTENZA DEL GP DELL’ARABIA SAUDITA

(da percorrere 57 giri del circuito di 6.174 metri, pari a km 308,450, il via alle ore 18 italiane)

 

1.  fila: Verrstappen (Red Bull) e Leclerc (Ferrari)

2.  fila: Perez (Red Bull) e Alonso (Aston Martin)

3.  fila: Piastri (McLaren) e Norris (McLaren)

4.  fila: Russell (Mercedes) e Hamilton (Mercedes)

5.  fila: Tsunoda (Racing Bulls) e Stroll (Aston Martin)

6.  fila: Bearman (Ferrari) e Albon (Williams)

7.  fila: Magnussen (Haas) e Ricciardo (Racing Bulls)

8.  fila: Hulkenberg (Haas) e Bottas (Sauber)

9.  fila: Ocon (Alpine) e Gasly (Alpine)

10. fila: Sargeant (Williams) e Zhou (Sauber)

 

Cristiano Chiavegato

 



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