HAMILTON SORPRENDE TUTTI E CONQUISTA, BATTENDO VERSTAPPEN, LA SUA POLE POSITION N. 104 A 16 ANNI DI DISTANZA DALLA PRIMA

22/07/23

Lewis Hamilton con la sua Mercedes ha conquistato la pole in Ungheria interrompendo la serie di successi consecutivi di Verstappen e della Red Bull
 

E’ stato un grande spettacolo. Protagonista assoluto, inatteso ma nello stesso tempo super qualificato eroe delle grandi imprese, il trentottenne Sir Lewis Carl Davidson Hamilton, 7 volte campione del mondo. Sarà lui a partire dalla pole position nel Gran Premio d’Ungheria, nello stesso circuito in cui detiene il record delle partenze davanti a tutti, visto che qui lo ha già fatto in otto gare precedenti. Altri record nel palmares del pilota della Mercedes che raggiunge quota 104, oltre 16 anni dopo avere conquistato la prima, il 10 giugno del 2007 in Canada. Nessun pilota sinora aveva messo tanto tempo fra le due date, quella iniziale e l’ultima. Il pilota inglese di origine caraibica, ha anche interrotto il sogno di Verstappen e della Red Bull di stabilire nuovi limiti di pole consecutive.
 

Hamilton ci è riuscito come sono in grado di fare i fuoriclasse: a pochi secondi dal termine dei giri cronometrati battendo il favoritissimo Verstappen di 3 millesimi. «Era un anno e mezzo - ha dichiarato Lewis - che aspettavo un momento come questo. Ho quasi perso la voce per quanto ho gridato nell’abitacolo della mia monoposto. Per me é un’emozione come se fosse la prima di sempre. Onestamente non me l’aspettavo. Ma ho dato tutto, non c’era più nulla dentro di me da spremere. Sapevo che normalmente perdevo qualcosa nelle curve 4 e 9, quindi mi sono concentrato al massimo per non commettere il minimo errore. Viviano una stagione sulle montagne russe. Ora perso che siamo sulla strada giusta. Devo dire che con le gomme morbide la macchina era una bomba. Non so se riuscirò a dormire nella notte. A proposito degli pneumatici, voglio essere onesto, non capisco perché hanno provato a farci girare con meno set a disposizione. Se si vuole ridurre le emissioni risparmiando, si può portarne ai circuiti un numero minore di quelle da bagnato. Quasi sempre si devono riportare in fabbrica senza averle usate».
 

Lo show, comunque c’é stato, a molti é piaciuto. Ci sarà una griglia di partenza un po’ diversa dal solito con Verstappen in prima fila accanto ad Hamilton, le due McLaren di Norris (un po’ frustrato per essere stato battuto di 85 millesimi)  e Piastri in seconda, in terza un’inedito, il cinese Zhou con l’Alfa Romeo al fianco della prima delle Ferrari, quella di Leclerc. Poi ancora una monoposto della Casa del Biscione, guidata da Bottas e infine per completare i primi dieci il solito Perez, deludente e la Haas del concretissimo Hulkenberg. Infine Sainz soltanto undicesimo, eliminato in Q2 per 2 millesimi, il ritrovato Ricciardo (13°), bravo al debutto con l’AlphaTauri e il frastornato Russell, fatto fuori nella prima sessione di qualifica a causa del traffico.
 

La Ferrari, in sostanza, ha confermato i suoi limiti, a differenza della McLaren che è stata all’altezza delle aspettative. C’é sempre qualcosa che non quadra e anche Leclerc ormai è ripetitivo quando afferma «Dobbiamo lavorare».
 

Sulla decisione di fare l’esperimento di obbligare i piloti a usare in sequenza prima gomme dure, poi medie e infine morbide, qualcuno ha borbottato. Si è esposto soprattutto Alonso che ha criticato non tanto il format sperimentale voluto dalla FIA, ma in generale la scelta della Pirelli di avere mandato in pista degli pneumatici di nuova specifica, con materiali diversi. «In ognuna delle prove libere - ha affermato Fernando - abbiamo visto una griglia un po’ ‘mischiata’ tra tutti. Il weekend è stato strano. Un po’ è la pista, un po’ è questa nuova costruzione gomma di Pirelli, di cui parliamo poco, ma ha cambiato le cose. Red Bull è passata da dominare e fare prima e seconda in quasi tutte le gare a non centrare più nemmeno la pole position. E Perez che si qualifica faticosamente in Q3. Noi in Aston Martin abbiamo avuto un calo di performance dal nulla. Alfa Romeo va forte, McLaren va forte. Quando cambi le regole a metà campionato non è mai bello».
 

Sul piano personale sono abbastanza concorde con il pilota spagnolo. Non soltanto le gomme ‘diverse’ ma anche la decisione di portare le tre mescole più morbide all’Hugaroring dove in genere fa molto caldo può sembrare un controsenso. In questa Formula 1 già molto complessa dove il più piccolo dettaglio può essere determinante, essere obbligati a usare una certa mescola senza poter aggiustare l’assetto della vettura mi sembra poco logico. E’ vero che tutti sono nella stessa situazione. Ma, sempre a mio avviso, ho l’impressione che questo sia un sistema artificioso per rendere meno prevedibili i risultati e quindi aumentare lo spettacolo. A parte questo resta il fatto che la partenza con Hamilton davanti a Verstappen, le due McLaren in cerca di gloria e la Ferrari che spera in un recupero di posizioni, garantisce i brividi. Senza dimenticare che il caldo, l’usura delle gomme, eventuali incidenti e l’intervento delle safety car, possono creare ulteriori ‘effetti speciali’.


Cristiano Chiavegato

 

 

 

 

 

QUALIFICAZIONE: 1. Hamilton in 1’16’’609; 2. Verstappen a 3/1000; 3. Norris 85; 4. Piastri 296; 5. Zhou 362; 6. Leclerc 383; 7. Bottas 425; 8. Alonso 426; 9. Perez 436; 10. Hulkenberg 577; 11. Sainz 1’’094; 12. Ocon (Alpine) 1’’232; 13. Ricciardo 1’’393; 14. Stroll 1’’535; 15. Gasly 1’’608; 16. Albon 2’’308; 17. Tsunoda 2’’310; 18. Russell 2’’418; 19. Magnussen 2’’206; 20. Sargeant 2’’639

 

SCHIERAMENTO DI PARTENZA

 

1. fila: Hamilton (Mercedes) e Verstappen (Red Bull)

2. fila: Norris (McLaren) e Piastri (McLaren)

3. fila: Zhou (Alfa Romeo) e Leclerc (Ferrari)

4. fila: Bottas (Alfa Romeo) e Alonso (Aston Martin)

5. fila: Perez (Red Bull) e Hulkenberg (Haas)

6. fila: Sainz (Ferrari) e Ocon (Alpine)

7. fila: Ricciardo (AlphaTauri) e Stroll (Aston Martin)

8. fila: Gasly (Alpine) e Albon (Williams)

9. fila: Tsunoda (AlphaTauri) e Russell (Mercedes)

10.fila: Magnussen (Haas) e Sargeant (Williams)



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