LA FERRARI DI SAINZ IN POLE POSITION NEL GRAN PREMIO DI SINGAPORE NEL GIORNO NERO DI VERSTAPPEN

17/09/23

 

E’ la prima grande occasione dell’anno. La Ferrari di Carlos Sainz scatta davanti a tutti al via del GP di Singapore. «L’obiettivo - ha detto il pilota spagnolo, alla seconda pole consecutiva, la quinta con la Scuderia - è la vittoria. Voglio partire come era successo a Monza, ma finire in maniera diversa, sul gradino più alto del podio. Intanto mi godo questa sensazione incredibile». Ma sarà durissima, perché accanto alla ‘rossa’ parte il giovane George Russell con la Mercedes, affamato quanto il rivale e disposto a tutto per tagliare da primo il traguardo. In seconda fila la SF-23 di Leclerc, che ha accanto un altro temibile avversario, Lando Norris alla guida di una McLaren in grande progresso. Come avevo detto tutti hanno attaccato Verstappen. E lo hanno sorpreso in un momento di notevole difficoltà, un segno di debolezza che dall’inizio della stagione non ha mai manifestato. In effetti la qualificazione è stata disastrosa non soltanto per Max, ma per l’intera Red Bull. Il campione del mondo è stato eliminato nella seconda sessione per 7 millesimi, in maniera quasi irridente, dal debuttante neozelandese Liam Lawson con la vettura del team ‘cugino’, cioè l’AlphaTauri. E peggio ancora ha fatto Perez che ha causa di un errore, si è piazzato tredicesimo. Era dal Gp della Russia del 2018 che entrambe le vetture della squadra austriaca non entravano nella fase finale dei giri cronometrati e al campione olandese non accadeva dal 2019 in Canada.

Bisogna dire che la prima parte del weekend è stata caratterizzata da una serie di imprevisti e colpi di scena. La Ferrari che considerava sfavorevole il layout di questa pista, è sempre stata l’auto più veloce, nelle tre prove libere e in qualificazione. Leclerc ha mancato la prima fila per 7 millesimi e forse avrebbe anche potuto battere il compagno di squadra se non avesse avuto una piccola incertezza proprio poco prima dell’ultima curva. «E’ stato difficile - ha spiegato Charles - come ovunque, ma qui probabilmente lo è ancora di più, con le temperature degli pneumatici e il surriscaldamento durante il giro. Si tratta sempre di un equilibrio tra il primo e l'ultimo settore. Ma sì, tutto è stato molto combattuto. Anche la Mercedes è molto forte. Sinora abbiamo anche noi abbiamo mostrato ottime prestazioni. Non ci aspettavamo di essere così competitivi. Quindi è un buon segno per il futuro. Aspettiamo di vedere cosa riusciremo a fare in gara».
Verstappen, intanto, ha preso il risultato, con tutti i suoi risvolti, con notevole filosofia: «Avevo rallentato per entrare in pista, per prendermi un po’ di spazio, in maniera da trovare la strada libera. Però non avevo la sensazione di poter essere il più veloce. Da venerdì la nostra vettura non è mai stata competitiva. Non sappiamo il perché ma è un dato di fatto. Quindi la posizione di partenza non cambia molto le cose. Vedremo comunque di dare il massimo». Si è discusso molto nel paddock per questo in teoria inspiegabile comportamento delle RB18. Qualcuno ha sostenuto che il layout del tracciato modificato non è adatto all’assetto della Red Bull. Ma c’è anche chi sospetta DT018 (direttiva tecnica) che ha imposto un controllo più severo sulla flessibilità delle ali delle monoposto, abbia influito sulle prestazioni delle auto di Max e Sergio. In ogni caso la clamorosa eliminazione in Q2 dei due piloti, costretti a correre dalle retrovie, ha reso più eccitante la sfida in gara. E’ po’ come succede nella caccia quando la possibile preda è ferita e segugi diventano più feroci e aggressivi. Attenzione però,  Verstappen ci ha abituati a incredibili rimonte ed è capace di mettersi in salvo nella zona alta della classifica, anche se per due giorni si è lamentato dicendo che la macchina è inguidabile. Si può consolare perché, in maniera evidente, è superprotetto dalla FIA e dai commissari sportivi. Chiamato in direzione gara per rispondere ‘impeding’ (ostacolato i rivali) in tre occasioni, quando si è fermato per 15 secondi all’uscita dai box, in pista dove ha fatto frenare Tsunoda prima e Sargeant, se l’è cavata con due reprimende e un nulla di fatto. In episodi analoghi i suoi ‘colleghi’ sono stati almeno con una penalizzazione di tre posizioni nella griglia di partenza. Bravissimo e fortunato...
Cristiano Chiavegato
 
GP SINGAPORE: da percorrere 62 giri di 4940 metri, partenza alle ore 14, diretta SKY Sport F1, differita TV8 alle 18
 
SCHIERAMENTO PARTENZA
 
 
1. fila:  Sainz (Ferrari) 1'30’’984 e Russell (Mercedes) a 72/1000
2. fila:  Leclerc (Ferrari) a 79 e Norris (McLaren) a 286
3. fila:  Hamilton (Mercedes) a 501 e Magnussen (Haas) a 591
4. fila:  Alonso (Aston Martin) a 631 e Ocon (Alpine) 689
5. fila:  Hülkenberg (Haas) a 824 e Lawson (AlphaTauri) a 1’’284
6. fila:  Verstappen (Red Bull) a 1’’189 e Gasly (Alpine) 1’’253
7. fila:  Pérez (Red Bull) a 1’’326 e Albon (Williams) a 2’’735
8. fila:  Tsunoda (AlphaT.) a 1’’225 e Bottas (A.Romeo) a 2’’006
9. fila:  Piastri (McLaren) 1’’918 e Sargeant (Williams) a 2’’268
10 fila:  Zhou (AlfaRomeo) a 2’’274 e Stroll (Aston M.) a 2’’652

 



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