LA FERRARI SF-24, UNA MONOPOSTO QUASI TUTTA NUOVA CHE LECLERC SPERA GLI PERMETTA DI LOTTARE PER IL MONDIALE, LA RED BULL ANTICIPA LA PRESENTAZIONE GIRANDO A SILVERSTONE

13/02/24

 

Doveva essere il giorno riservato alla presentazione della nuova Ferrari. Ma la Red Bull, che secondo il programma annunciato doveva essere svelata domani, si è intromessa e ha già fatto girare in mattinata la RB20 a Silverstone, per lo shakedown, cioè i 15 km consentiti per un collaudo. Potrebbe essere anche considerata una scelta non proprio corretta, per rubare spazio alla ‘rossa’, ma prendiamolo solo come un atto determinato da esigenze tecnico-strategiche da parte del team austriaco. Comunque posso vedere anche un lato positivo da questa sovrapposizione, perchè si può anche fare un primo confronto fra le due macchine. Almeno per quello che è stato mostrato, tenendo conto che quasi sempre i team in queste occasioni nascondono la vera configurazione delle loro auto, in attesa di mostrare quella definitiva al termine della sessione di test prevista in Bahrain dal 21 al 23 febbraio.

Per questo motivo mi limiterò a raccontare ciò che è stato detto e visto per il momento. Alla Ferrari hanno raccontato abbastanza. Parto dal comunicato ufficiale: «Per il debutto della SF-24 a Fiorano c’erano i vertici aziendali, con il presidente John Elkann, il CEO Benedetto Vigna e il vicepresidente Piero Ferrari, oltre ai rappresentanti dei partner con il Team Principal Fred Vasseur e i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz. La squadra ormai pronta a partire per l’annata più impegnativa della storia: 24 gare, che prenderà il via la prossima settimana con gli unici tre giorni di test pre-stagionali in programma in Bahrain, anche sede del primo Gran Premio in calendario sabato 2 marzo».

Un po’ più interessante il testo che rivela il concetto dell’auto: «La SF-24 è la terza vettura della nuova generazione ad effetto suolo introdotta due anni fa da F1, ma rappresenta un punto di rottura con le monoposto che l’hanno preceduta, una discontinuità che si riscontra anche nelle forme. Il gruppo di progettisti diretti da Enrico Cardile ha lavorato con l’obiettivo di dare a Charles e Carlos una vettura facile da guidare e sincera nelle reazioni, partendo dalle sensazioni positive che i piloti avevano in abitacolo nelle ultime gare della scorsa stagione, e mettendoli in condizione di sfruttare al massimo il potenziale della power unit e di mostrare le loro indubbie capacità».

Una lunga spiegazione sul look della monoposto: «A un primo sguardo la vettura è esteticamente molto diversa e le novità si estendono anche alla livrea. Dopo il successo riscosso dalla carrozzeria speciale di Las Vegas lo scorso novembre il bianco è stato reintrodotto e gli è stato affiancato il giallo, da sempre il secondo colore della Ferrari, che ricorda il legame con Modena ma è anche un elemento trasversale alle due principali attività sportive della Casa di Maranello, la Formula 1 e il Mondiale endurance. Come lo scorso anno, inoltre, la SF-24 e la 499P impegnata nel World Endurance Championship saranno accomunate anche dallo stesso rosso - il Racing Red 2024 - che secondo la recente tradizione sulla SF-24 sarà opaco. Quanto al giallo, non è certo la prima volta che compare sulle Ferrari di F1 anche se le strisce longitudinali di questo colore mancavano sulla livrea dal 1968 e in questa stagione sono accoppiate in maniera inedita a quelle di colore bianco. Rispetto alle precedenti stagioni diminuisce dunque il nero, ormai limitato al fondo vettura, alle paratie anteriori, a parte dell’halo e ad altri dettagli. Anche i cerchi sono rossi con doppia striscia bianca e gialla, colori che caratterizzano anche i numeri di gara - il 16 e il 55 - che continuano ad essere in Ferrari Sans, il carattere ufficiale della Casa di Maranello, ma ora in corsivo». Infine la conferma dell’intenzione di mandare subito in pista la SF-24: «Fra oggi e domani la SF-24 completerà i suoi primi chilometri per consentire la raccolta di immagini e fotografie ad uso marketing e comunicazione, ma ovviamente questa esigenza offrirà alla squadra la possibilità di effettuare lo shakedown della vettura e permetterà ai piloti, dopo averla provata al simulatore nelle ultime settimane, di farsi una prima idea di come la monoposto si comporti in pista».

«Ho fatto un solo giro - ha spiegato Leclerc - ed è difficile andare nel dettaglio, ma tutto è andato come ci aspettavamo. Un buon segno. Ora è importante concertarsi sul 2024 - ha detto Leclerc, rispondendo a una domanda sullìarrivo di Hamilton e sui rapporti con Sainz -. Le discussioni di contratto non si fanno in una sera ed ero consapevole della possibilità dell'arrivo di Lewis. Innazitutto sono molto contento di aver rinnovato qui per tanti anni, la Ferrari è il team del mio cuore, hanno sempre creduto in me. È speciale. Per me continuare qui vuol dire tanto e spero di arrivare al mio primo titolo mondiale. Per rispetto di Carlos non vorrei commentare troppo la firma di Hamilton. Abbiamo vissuto tanti anni belli insieme, è stato ed è un grande compagno di squadra. Lewis è un campione, ma per ora sono compagno di Carlos. Per quanto riguarda la macchina bbiamo fatto tanto lavoro sulla guidabilità, che lo scorso anno era stato un punto debole. Lo avevamo visto fin dal Bahrein che c'era qualcosa che non andava. Per questo progetto SF-24, ci siamo concentrati nel migliorare questa caratteristica. I risultati sul simulatore sono stati ottimi, ora c'è da confermare i dati virtuali con quelli reali, così come c'è da confermare il feeling del simulatore in pista in Bahrein. Chi vince il Mondiale? Spero noi, darò il 200 per cento spero che il potenziale della SF-24 ci dia grandi soddisfazioni». Più concentrato il parere di Sainz: «La macchina va bene. Ma dobbiamo aspettare il confronto con gli altri per sapere dove siamo. Io come sempre farò tutto il possibile, senza pensare ad altro».

E veniamo alle mie considerazioni. Questa è la prima autentica F1 nata sotto la gestione di Vasseur e celebra un importante anniversario, perché si tratta del 70° modello di F1 della storia del Cavallino. L’obiettivo, secondo me, è quello di fare almeno meglio dell’anno scorso, avvicinandosi alle prestazioni della Red Bull e con l’impegno di battere gli altri avversari. Compito non semplice perché in verità il manager francese non dispone ancora di tutti gli elementi cercati per rafforzare la squadra, in attesa fra l’altro di capire e di vedere cosa porterà l’arrivo di Lewis Hamilton nella prossima stagione. E senza dimenticare che questa monoposto dovrà essere competitiva anche nel 2025, perché la maggioranza delle risorse a disposizione sarà destinata a progettare e costruire una F1 di nuova generazione visto il deciso cambiamento di regole previsto per il 2026.

«Presentare una nuova vettura - ha dichiarato Vasseur - è sempre un momento emozionante, per me e per i piloti, anche se tutti noi stiamo pensando a quando ci confronteremo in pista con i nostri avversari. Quest’anno dobbiamo ripartire da dove c’eravamo fermati nel finale della scorsa stagione, quando eravamo costantemente nelle prime posizioni. Ci aspetta il campionato più impegnativo della storia della F1. Con Charles e Carlos siamo d’accordo: dobbiamo essere più cinici ed efficaci nell’approfittare delle occasioni, cercando di portare a casa punti in ogni gara, continuando a migliorarci sotto tutti gli aspetti. Per riuscire in un Mondiale così serrato sappiamo che i tifosi possono essere la nostra marcia in più e siamo orgogliosi di poter contare su di loro».

Cerco di spiegare nei termini più semplici possibili perchè non sono un ingegnere così come la maggioranza dei tifosi le novità della SF-24, attenendomi a quanto rivelato dalla Ferrari. Ecco le differenze più rilevanti rispetto alla SF-23: monoscocca ridisegnata e più lunga il che conferma che si tratta di una vettura completamente nuova frutto di un progetto partito da zero. Lo staff tecnico diretto da Enrico Cardile ha cambiato il lay-out della vettura anche se la posizione dell’abitacolo non è cambiata. Il telaio, curato da Fabio Montecchi, è più lungo di circa 50 mm ed è cresciuto dietro alle spalle del pilota pur risultando più leggero di quello della SF-23. La rossa, finalmente, dovrebbe essere arrivata al limite del peso minimo di 798 kg. Misura che ci indica come la precedente fosse più pesante. L’arretramento di motore e cambio (che non è più stretto) è stato deciso per tre motivi, tutti collegati fra di loro: anche se è vero che la distribuzione dei pesi è definita per regolamento, le scelte dei ferraristi è andata nella direzione di cercare la soluzione che permetta una maggiore stabilità di comportamento della vettura fra pieno di benzina e serbatoio vuoto. La Ferrari ha mantenuto un airbox triangolare molto piccolo ed efficiente per l’aerodinamica posteriore, mentre diversi rivali hanno rivisto quell’area con soluzioni più voluminose. Non è stata cambiata la sospensione posteriore che resta del tipo pull-rod, ma modificata per quanto riguarda i cinematismi interni, spostati nella scatola della trasmissione. Il tirante non lavorerà più inclinato in avanti, com’era sulla SF-23, per cercare di ampiare la finestra di funzionamento delle Pirelli. Con l’intenzione evidente di eliminare l’eccessivo deterioramento delle gomme riscontrato in precedenza. Nella parte anteriore, cambiati i punti d’attacco dei bracci e la loro inclinazione. Il musetto appare più corto, ma è scavato. Molti i ritocchi con valori aerodinamici.

In sintesi, con una vettura che a prima vista non stupisce, si avverte in ogni caso l’intenzione di fare progressi consistenti con questa ‘rossa’. Secondo gli osservatori la Ferrari dovrebbe puntare a vincere 4/5 gare e conquistare il secondo posto fra i Costruttori. Ma non può essere solo questo il traguardo di Maranello. Quindici anni senza titoli è un po’ troppo anche per i fans più attaccati e fedeli. Si spera, in sostanza, che la Ferrari abbia mantenuto la velocità sul giro che nel ‘23 aveva portato a centrare 7 pole position e migliori le prestazioni in gara, con ritmi veloci e costanti.

Ho rivelato all’inizio del blitz della Red Bull e del test eseguito già in mattinata da Verstappen a Silverstone con la RB20. Malgrado l’asfalto bagnato per la pioggia si sono buttati in pista solo per vedere come funzionava? Non lo sappiamo, ma questa uscita ha permesso di vedere girare il nuovo modello, con le gomme ‘demo’ della Pirelli. Nelle prime immagini, filmati amatoriali che riprendono la vettura che esce dai box, è possibile notare già due novità importanti della monoposto che dovrà difendere i due titoli iridati conquistati con largo anticipo quest'anno. Il musetto ora si aggancia all'ala anteriore nel primo profilo, mentre lo scorso anno si attaccava al secondo. Dunque è sensibilmente più lungo, probabilmente per cercare di sfruttare la flessione dell'ala. Un'altra differenza abbastanza marcata è da ricercare nei bazooka, che sulla RB20 partono dall'attacco dell'ala e sono più alti rispetto allo scorso anno. Adrian Newey, nel corso dell'inverno, aveva parlato di una RB20 evoluzione della RB19 e, probabilmente mentendo sapendo di mentire, di preoccupazioni riguardo i miglioramenti degli avversari. Per quanto riguarda la squadra, al momento non ci sono novità sul team principal Christian Horner, sotto inchiesta per i suoi rapporti interni con una dipendente. La vicenda si fa lunga ed è difficile prevedere quale sarà la conclusione, che parte da un nulla di fatto ad un possibile, clamoroso allontanamento del manager inglese.

Cristiano Chiavegato



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