LA NUOVA ALPINE SEMPRE TUTTA FRANCESE, QUASI UNA NAZIONALE, NON FA PROCLAMI, HA LA VOGLIA DI MIGLIORARE, MA NASCONDE GRANDI AMBIZIONI

07/02/24

La nuova Alpinen A524 che modificherà i suoi colori durante la stagione

 

Doppio colpo dell’Alpine che, in una sola giornata nella sede di Enstone in Inghilterra, ha presentato due nuove vetture: la monoposto A524 per disputare il Mondiale di F1 e la supercar A424 LMDh che correrà nel WEC, il campionato Endurance. La squadra francese apparsa nella stagione 2021, vanta origini più che illustri, nascendo dalle ceneri della Toleman del 1981, diventando successivamente Benetton, poi assumendo il nome Lotus e infine Renault, della quale rappresenta il brand sportivo. E basterà dire che in tutti questi anni è stata frequentata da nomi illustri come quella di un Ayrton Senna agli esordi, quindi Michael Schumacher e Fernando Alonso. Anche fra i progettisti non si è fatta mancare nulla, annoverando fra i tanti altri anche l’ormai mitico Rory Byrne che ha ancora qualche legame con la Ferrari.

Malgrado questo pedigree, cioè una genealogia super, il team non si è sbilanciato in promesse esagerate, limitandosi all’intenzione di migliorare rispetto un 2023 tutto sommato deludente. I dirigenti hanno soltanto affermato di voler cambiare filosofia, approccio e ambizioni in Formula con l’intervento del responsabile Bruno Famin e l’apporto con il reparto tecnico diretto da Matt Harman e da Eric Meignan a Viry-Chatillon. Sul piano dell’immagine la nuova macchina ha soltanto aumentato lo spazio diponibile per il suo sponsor principale, la BWT, leader europeo nel trattamento delle acque, che ha inserito un po’ del suo colore ufficiale, il rosa, nel blu e nel nero della livrea, realizzata dal noto artista argentino-spagnolo Felipe Pantone, con i colori che si invertiranno in molte delle 24 gare in programma, quando il rosa diverrà predominante.

La A524 a prima vista ha messo subito in evidenza soluzioni abbastana differenti da quello dell’anno scorso, partendo dal muso che ora è largo, a punta e si aggancia al primo profilo dell'ala. Rimangono push-rod le sospensioni anteriori e posteriori. Quest'ultime, però, hanno uno schema differente rispetto a quelle usate nel 2023. L'airscope riprende la forma di quello già visto nel precedente modello. A imprtessionare, invece, sono le pance, con lo scavo verso il posteriore piuttosto profondo e dimensioni sempre piuttosto generose.

Confermata la coppia dei piloti: sempre due francesi, Esteban Ocon e Pierre Gasly con l’australiano Jack Doohan che manterà il ruolo di riserva. Un profilo iniziale molto basso quindi, ma questo non significa che le ambizioni siano alte, considerato che alle spalle c’è un gruppo grande e potente come quella Renault, diretto dall’italiano Luca De Meo, milanese di origine pugliese, che parla cinque lingue, ma soprattutto ha sempre dimostrato la volontà e la capacità di raggiungere obiettivi importanti.

«Con tante gare in programma, ventiquattro - ha dichiarato Ocon - sarà un anno lungo per tutti. Il mio intento è quello di essere al massimo in ogni singola sessione di un GP. Voglio godermi la stagione e non avere rimpianti alla fine. Dobbiamo estrarre il massimo potenziale da ciò che abbiamo tra le mani ogni volta che scendiamo in pista. Sono un pilota esperto e sento che tutto è pronto per farlo. Il nostro duro lavoro collettivo conta giorno dopo giorno, sia in pista che in fabbrica durante la preparazione». Propositivo anche Pierre Gasly: «In questo momento mi trovo in una posizione molto migliore rispetto a 12 mesi fa. Conosco esattamente tutte le persone con cui lavoro, conosco tutti i processi, so come ottenere il meglio da chi mi circonda e da me stesso. È bello avere continuità e costruire sulle basi che abbiamo creato l'anno scorso. Mi sento sicuro della squadra che ho intorno a me. Tutti noi siamo cresciuti nell'ultimo anno. Ora sono sicuro di poter affrontare subito la stagione e di poter sfruttare al massimo il potenziale della squadra».

Cristiano Chiavegato



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