LA RED BULL A CACCIA DI RECORD DEL GP D'UNGHERIA, MA GLI AVVERSARI SI SENTONO UN PO' PIU' VICINI. Il RITORNO DI RICCIARDO

19/07/23

Daniel Ricciardo con il suo sorriso e la nuova tuta dell'AlphaTauri
 

La Red Bull a caccia di record nel GP d’Ungheria in questo fine di settimana. Dato per scontato che il team austriaco vincerà i due Mondiali in palio, Costruttori e Piloti, a Christian Horner e i suoi uomini non resta che puntare sui numeri. Ora nel mirino c’è il 12. Sono undici le vittorie consecutive conquistate con Verstappen e Perez dall’ultima gara dell’anno scorso sino al recente successo ottenuto a Silverstone. Salendo ancora di un gradino, quindi, la squadra che sta dominando la stagione, arriverebbe a 12, avvicinando il record assoluto che appartiene alla Ferrari che nel biennio 1952/53 mise una delle sue monoposto al primo posto per 14 volte. Sulla carta non ci sono dubbi che il traguardo potrà essere raggiunto senza troppi problemi. Ma in realtà qualcosa è cambiato nel GP d’Inghilterra per merito della McLaren che, a sorpresa, si è avvicinata molto nelle prestazioni alle vetture progettate da Adrian Newey. Date le caratteristiche del circuito magiaro, tortuoso e abbastanza lento, non è escluso a priori che i valori in pista non si siano avvicinati ulteriormente. McLaren, dunque, ma anche Mercedes e Ferrari possono immaginare di rendere la vita un po’ più dura al campione olandese e al suo compagno di squadra Perez.
 

La Ferrari presenterà all’Humgaroring qualche aggiornamento tecnico o comunque un adattamento al tipo di tracciato. Da notare che dall’inizio di stagione Maranello ha sfornato parecchie modifiche. Nell’ordine: Bahrain, ala posteriore alto carico;
 

Jeddah, ala anteriore, fondo, beam-wing (la doppia aletta posta nella parte posteriore del fondo; Baku, ala posteriore basso carico; Miami, fondo, canali Venturi e diffusore; Monaco, ala posteriore; Barcellona, fondo, fiancate e cofano, ala posteriore;Austria, ala anteriore, bandelle canali Venturi, fondo, fiancate, diffusore; Silverstone: beam wing. Una bella mole di lavoro che ha funzionato soltanto a intermittenza. Il compito dei piloti e dei tecnici sarà quello di cercare far funzionare le novità tutte insieme, lavorando ovviamente anche sugli assetti. Frédéric Vasseur in una lunga intervista rilasciata a Motosport.com ha parlato di assunzioni, ruoli, compatibilità dei piloti, ma alla fine è difficile comprendere quali saranno le mosse in grado di risolvere i problemi.
 

La gara di Budapest segna un importante ritorno. Helmut Marko, spietato con i piloti come sempre, ha lasciato a casa il giovane De Vries, riportato alla ribalta e agli inizi della sua carriera, Daniel Ricciardo, 34 anni, ingaggiandolo per l’AlphaTauri, l’ex Toro Rosso che l’australiano aveva guidato nel 2012/13 dopo il debutto l’anno prima con l’HRT, Da allora il pilota di Perth ha corso per Red Bull (5 stagioni), Renault (2) e McLaren (1). Appiedato nel ‘22, Daniel ha avuto il ruolo di terza guida nuovamente nella squadra austriaca. «Fino a 7 mesi fa - ha dichiarato Horner - la sua attitudine al simulatore era disastrosa. Da allora è migliorato in modo impressionante. Ci attediamo da lui buoni risultati». Ricciardo ha risposto dicendo che si adatterà al meglio con l’AlphaTauri, con lo scopo di tornare successivamente alla Red Bull. Grande pilota vanta 8 vittorie, l’ultima nel 2021 a Monza con la McLaren, successo che era stato anche l’ultimo del team di Woking, ora tornato alla ribalta.
 

Il Gran Premio d’Ungheria, pur essendo stato istituito soltanto nel 1986, detiene qualche record interessante. Intanto è stato il primo in assoluto a svolgersi in un Paese incluso nella ‘cortina di ferro’. Inoltre da allora non ha mai perso una gara, neppure nel periodo del Covid. Infine su 37 edizioni sinora disputate della corsa, 31 sono state vinte da piloti che si sono aggiudicati il Mondiale. Il primato appartiene ad Hamilton, con 8 successi. Seguono Senna (4), Piquet, Damon Hill, Jaques Villeneuve, Hakkinen, Button, Vettel (2) e Mansell, Alonso, Raikkonen, Verstappen (1) con il campione olandese che si è affermato lo scorso anno. Fra l’altro, essendo il circuito di Mogyoród fra i più tortuosi dell’intera stagione viene considerato fra i più ostili per effettuare sorpassi. Eppure lo scatenato e imprevedibile Nigell Mansell, nel 1989, alla guida della Ferrari 640, dotata dell’innovativo cambio a palette dietro il volante, partendo dalla dodicesima posizione riuscì a vincere, superando negli ultimi minuti Ayrton Senna, mentre il brasiliano era impegnato in un sorpasso su un doppiato, infliggendogli poi un distacco di 25 secondi al traguardo. Comunque da allora le monoposto sono radicalmente cambiate e non é escluso siano diventati più semplici anche con l’uso del DRS pure su questa pista.
 

Le previsioni meteo per questo weekend prevedono pioggia in alternanza da venerdì a domenica. Sarà quindi un fine settimana molto complicato per team e piloti. Anche se i favori del pronostico sono ovviamente per Verstappen e la sua Red Bull, macchina e pilota sempre molto efficaci in tutte le condizioni d’asfalto, caldo o freddo, asciutto o bagnato. Non viene comunque meno la speranza di vedere una gara combattuta e spettacolare, alla presenza nel complesso delle tre giornate di circa 300 mila spettatori.
 

Cristiano Chiavegato

 

PROGRAMMA

 

VENERDI’

Ore 9,55: F3 Prove Libere; 11,05: F2 PL; 13,30: F1 PL1; 15,05: F3

QUAL; 16: F2 QUAL; 17: F1 PL2

 

SABATO

Ore 9,50: F3 SPRINT RACE; 12,30: F1 PL3; 14,15: F2 SPRINT RACE; 16: F1 QUAL

 

DOMENICA

Ore 8,25: F3 GARA; 10,05 F2 GARA; 15 GRAN PREMIO UNGHERIA F1

 

Tutto il programma in diretta TV su Sky Sport F1, qualifiche e gara F1 diretta anche TV8



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