SAINZ E LA FERRARI IN POLE POSITION NEL GP DEGLI USA, NEL GIORNO IN CUI LA FORMULA 1 PIANGE PER LA SCOMPARSA DEL FONDATORE DELLA RED BULL

23/10/22



Le indiscrezioni erano trapelate qualche settimana fa: «Dietrich Mateschitz è malato». La voce girava nel paddock e ieri sera ha avuto una conferma drammatica. Il fondatore della Red Bull è morto, stroncato da una malattia letale, all’età di 78 anni. Una malattia se l'è portato via in poco tempo. Era nato a Sankt Marein im Murtzal, in Austria. Insieme al thailandese Chaleo Yoovidhya, nel 1984 aveva fondato un’azienda per la produzionen di bibite energetiche, che nel corso di pochi anni è diventato un autetico impero. Laureato all’università di Vienna, grande esperto di marketing aveva lavorato all’Unilever, poi alla Procter & Gamble e alla Blendax che produceva dentifrici. In un viaggio d’affari Krating Daeng, aveva conosciuto una bevanda energetica prodotta dalla società thailandese T.C. Pharmaceuticals molto diffusa in Asia. Ne aveva capito il potenziale e con il suo socio aveva dato vita all’azienda che è diventata un simbolo non solo in senso commerciale ma anche nello sport. Un visionario che ha portato il suo marchio Red Bulla diventare il simbolo di molti sport, i più spettacolari ed eccitanti, dalla Formula 1, ai rally, ovunque dove c’erano delle imprese da compiere. Secondo la rivista Forbes nel 2021 era la 21esima persona più ricca al mondo, con un patrimonio personale di 25 miliardi di dollari. Basti pensare che solo nell’anno scorso sono stati venduti migliaia di miliardi di lattine Red Bull.
 

La tragica notizia della scomparasa di Mateschitz ha sconvolto il paddock. E anche la vicenda del superamento delle spese che ha coivolto la squadra che porta il nome della popolare bibita, è passata in secondo piano. Ci saranno delle novità nei prossimi giorni, avremo tempo di parlarne. Per il momento scrivo delle qualificazioni che si sono svolte nella scorsa notte.
 

La prima sessione presenta già una sorpresa, l’eliminazione di Ocon con l’Alpine. Il francese è stato ben più lento del compagno di squadra Alonso, fuori anche Ricciardo, Schumacher e Latifi. Il migliore è Leclerc, ma la sfida è molto aperta. Nella seconda finiscono ko il pur bravo Albon, un Vettel spento, Galsy, Zhou (al quale hanno tolto un tempo che gli avrebbe consentito di passare il turno e Tsunoda. Ancora una volta è Charles a risultare il più veloce, davanti di pochissimo a Verstappen e a Sainz. Ma nel finale Leclerc tira la volata al compagno di squadra spagnolo. E Sainz non sbaglia: conquista la sua terza pole in carriera, mentre Charles deve accontentarsi del secondo posto. Ma è fittizio, perché il monegasco, avendo cambiato motore e turbo paga una penalità di 10 posizioni e partirà dodicesimo. Al suo fianco avrà Verstappen (che sarebbe stato solo terzo), mentre in seconda fila ci saranno Hamilton e Russel, perché Perez ha cinque posizioni di arretramento sulla griglia, avendo cambiato l’unità termica. Max resta il favorito nel GP degli USA. E la Red Bull può conquistare matematicamente anche il titolo Costruttori. Per onorare lo scomparso Mateschitz.
 

Cristiano Chiavegato
 

Programma tv: diretta ore 21 Sky Sport F1 e TV8.



← Vedi l'archivio delle news