VERSTAPPEN CAMPIONE DEL MONDO PER LA TERZA VOLTA CONSECUTIVA, GLI BASTA IL SECONDO POSTO NELLA SPRINT RACE DEL QATAR, FERRARI SEMPRE IN DIFFICOLTA’

07/10/23

Era inevitabile, visto il vantaggio che ha in classifica a sei gare dal termine della stagione. Max Verstappenn porta a casa un altro Mondiale, dominato sin dalla prima gara, anche se nella Sprint di Doha si è classificato ‘soltanto’ secondo. Sarà il più forte di sempre? Non si può ancora dire. Ma è giovanissimo: 26 anni e potrà gareggiare ancora per almeno un decennio e diventare un mito, superando il record di sette titoli detenuto da Schumacher e Hamilton. Ha un talento enorme, riuscirà a vincere ancora anche se non avrà la macchina migliore in assoluto. In questi ultimi tre anni, però la Red Bull, almeno quella guidata da lui, è stata nettamente superiore in tutte le condizioni. Bisognerà attendere il 2024, perché al momento la McLaren sta crescendo molto, con un Piastri che in poco tempo ha ottenuto la sua prima pole position e e la prima vittoria. Certamente un pilota di grandissima classe, considerando che è un classe 2021. E poi la Ferrari che in fatto di piloti non è inferiore. Maranello però dovrà lavorare molto e cercare di produrre una monoposto competitiva. Soltanto così si potrà limitare l’ascesa dell’olandese volante.

Nella Sprint Race, un via pazzesco. Piastri tiene la pole, davanti a Russell. Ma con uno scatto stupendo con gomme morbide Sainz e Leclerc si infilano alle loro spalle, ma perde posizioni Verstappen, soltanto quinto. Subito dopo Lawson finisce sulle protezioni con l’AlphaTauri e entra subito in azione la Safety Car. Al terzo giro Russell supera di forza Piastri, però la gara viene nuovamente rallentata con l’uscita di pista di Sargeant, altra safety car. Si riprende al 7° passaggio. La corsa si avvia ancora e Verstappen supera Leclerc che è l’unico fra i primi che non ha il DRS a disposizione. Nel decimo giro le gomme medie entrano nella finestra giusta di riscaldamento e continuano i sorpassi sulle vetture che hanno e morbide. Infatti Piastri attacca e supera Russell, riportandosi al comando. Ma cominciano gli incidenti. Si prendono fra loro Perez, Ocon e Hulkenberg. Il francese dell’Alpine centra la Red Bull. In quel momento, con il messicano fuori dai punti, è l’11° giro, Verstappen è matematicamente campione del mondo. Ancora la safety car, per una permanenza in pista più lunga perché bisogna recuperare le monoposto danneggiate. Siamo al 15° giro: Leclerc inaspettatamente riesce a saltare Norris. Max non ce la fa a festeggiare il suo campionato senza tentare di salire sul gradino più alto del podio. Mentre l’olandese spinge forte per raggiungere Piastri, Lando con la sua McLaren velocissima in un colpo solo sorpassa le due Ferrari. A questo punto il duello vero riguarda soltanto l’australiano in testa e l’olandese che cerca un difficile recupero, perché il bravissimo Oscar tiene un ritmo infernale e mantiene 2’’ di vantaggio su Max che si dovrà accontentare del secondo posto. Intanto le SF-23 rallentano e vengono infilate anche da Hamilton, relegate al sesto e settimo posto. Così per la classifica Costruttori la Mercedes guadagna qualche punto sulla Scuderia. Una Sprint condizionata dalle Safety Car e dalla scelta degli pneumatici che ha determinato la classifica ch vede quindi Piastri, Verstappen, Norris, Russell, Hamilton, Sainz, Leclerc e Albon nei punti. 

E’ comunque una Formula sbagliata, nel caos, con tanti, troppi errori. Soprattutto da parte della FIA, ma qualche responsabilità è anche di Liberty Media che gestisce il Mondiale. Non si può correre su un circuito, omologato, nel quale i cordoli sono pericolosi, tanto è vero che si sono dovuti cambiare i limiti della pista, per evitare che le macchine ci passino sopra. E comunque questa regola della cancellazione dei tempi, quando li si superano, è un orrore che cambia troppo i risultati. Colpiti quasi tutti i piloti, compreso Verstappen. Detto questo, la qualificazione che ha preceduto la Sprint-Race, è stata abbastanza spettacolare, anche perché una McLaren in super forma (già venerdì aveva dimostrato di esserlo prima della retrocessione dei suoi piloti) ha monopolizzato la prima fila della gara. In pole position il rookie (debuttante) australiano Oscar Piastri, la prima della carriera. davanti (82 millesimi) al compagno di squadra Norris. Battuto dunque Verstappen, solo terzo, a quasi 2 decimi seguito nell’ordine da Russell, Sainz, Leclerc (Ferrari ancora mediocri), il sorprendente Hulkenberg con la Haas, quindi Perez e Alonso. Con lo spagnolo dell’Aston Martin, era quinto, retrocesso in decima posizione, ovviamente per avere superato questi assurdi limiti che in sostanza erano stati ristretti, restringendo lo spazio dell’asfalto, proprio per allontanarsi dai cordoli. E’ una faccenda questa che dovrà essere discussa e risolta al più presto, prima che i tifosi si allontanino da questa F1 balzana e quindi incomprensibile e inaccettabile. Speriamo che il Gran Premio dia un’immagine diversa, ma non sono ottimista.


Cristiano Chiavegato 

 

 

 

 

 

 

IL PRIMATO DI VERSTAPPEN

Con il terzo titolo, Max Verstappen ha superato 5 piloti che avevano vinto 2 mondiali e ne ha raggiunti altrettanti che sono arrivati a quota 3. L’olandese però ha stabilito a questo livello perché è l’unico che li ha conquistati consecutivamente. Questi i protagonisti

 

Con 2 titoli

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Alberto Ascari (1952 e ‘53), Jim Clark (1963 e ‘65), Graham Hill (1962 e ‘68), Emerson Fittipaldi (1971 e ‘74), Mika Hakkinen 1998 e ‘99), Fernando Alonso (2005 e ‘06)

 

Con 3 titoli

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Jack Brabham (1959, ‘60 e ‘66), Jackie Stewart (1969, ‘71, ‘73), Niki Lauda (1975, ‘77 e ‘84, Nelson Piquet (1981, ‘83 e ‘85), Ayrton Senna (1988, ‘90 e ‘91), Max Verstappen (2021, ‘22 e ‘23).

 

 

 

GRIGLIA PARTENZA PER IL GP DEL QATAR

la TV ore 19 Gara, 57 giri SKY SPORT F1 (differita TV8 alle 22)

 

1. fila: Verstappen (Red Bull) e Russell (Mercedes)

2. fila: Hamilton (Mercedes) e Alonso (Aston Martin)

3. fila: Leclerc (Ferrari) e Piastri (McLaren)

4. fila: Gasly (Alpine) e Ocon (Alpine) 

5. fila: Bottas (Alfa Romeo) e Norris (McLaren)

6. fila: Tsunoda (AlphaTauri) e Sainz (Ferrari)

7. fila: Perez (Red Bull) e Albon (Williams)

8. fila: Hulkenber (Haas) e Sargeant (Williams)

9. fila: Stroll (Aston Martin) e Lawson (AlphaTauri) 

10. fila: Magnussen (Haas)e Zhou (Alfa Romeo)  



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