VERSTAPPEN E LA RED BULL FANNO UN MESTIERE DIVERSO, LE ALTRE SQUADRE CORRONO DIETR, COMPRESA UNA FERRARI SEMPRE PIU' DELUDENTE

26/08/23

a pioggia che nella notte dovrebbe aprire un fronte di temporali dal Nord Italia, ha condizionato non poco le qualificazioni del GP d’Olanda che si disputa oggi. Ma, è inutile dirlo, non ha disturbato più di tanto Max Verstappen. Il campione della Red Bull ha conquistato la sua 28.a pole position in carriera e la terza consecutiva a Zandvoort, la pista di casa invasa dai suoi tifosi. Poiché il circuito appare un po’ obsoleto, corto e stretto con troppe curve cieche, con la montagna di soldi che guadagna vendendo con una società nelle mani di papà Jos pacchetti di biglietti e di viaggi organizzati per seguirlo alle decine di migliaia di suoi tifosi, potrebbe in futuro costruirsene anche uno suo più moderno e spettacolare. E’ una battuta, ovviamente. Considerando che Max ha quasi 26 anni (li compirà il 30 settembre), se continua così avrà tutto il tempo di accumulare una fortuna. Che dire ancora: partendo davanti a tutti e con una monoposto che lui riesce a rendere imbattibile, se non ci saranno imprevisti pronosticare l’ennesimo successo del leader del Mondiale, avviato a conquistare in anticipo il suo terzo titolo iridato.

La sfida per la griglia di partenza c’è stata, ed ha avuto un risultato abbastanza sorprendente, almeno in parte, proprio per la pioggia caduta prima dell’inizio delle qualificazioni e l’asfalto che si è asciugato per la terza sessione di giri cronometrati. La prima, sul bagnato e gomme intermedie ha messo ko Zhou, Ocon, Magnussen, Bottas e il debuttante Lawson sull’AlphaTauri dell’infortunato Ricciardo che nell’incidente di venerdì ha riportato la rottura del metacarpo della mano sinistra. L’australiano potrà rientrare in pista eventualmente, se sarà determinato nel curarsi e fortunato per il GP di Singapore del 17 settembre. Nella seconda ancora con la pista viscida sconcertante eliminazione di Hamilton (che ha dichiarato: «Non è stato un mio errore, ma avevo consumato le gomme»). Il pilota della Mercedes partirà tredicesimo. Oltre a Lewis esclusi anche Stroll, Gasly, Tsunoda e Hulkenberg.

Il finale è stato caratterizzato da due uscite di pista. La prima di Logan Sargeant con la Williams (non c’era più stato un pilota americano fra i primi dieci nello schieramento dal 1993, cioè da 30 anni, quando l’impresa era riuscita a Michael Andretti con la McLaren-Ford. La seconda di Leclerc che stava iniziando con ottimi parziali. Il monegasco ha sbattuto la sua SFì23 danneggiando la sospensione anteriore sinistra alla curva 9. Charles ha avuto parole molto dure nei confronti della sua monoposto con la quale è finito nell’erba almeno cinque volte, quattro nelle quali alla curva 1.

«Ho avuto il tempo di guardare la ripresa tv dell'incidente - ha raccontato Leclerc -. Non ho fatto una cosa fuori dal normale come avevo fatto a Miami. La SF-23 è davvero difficile da guidare. Passiamo dall'avere tantissimo sottosterzo a tantissimo sovrasterzo, in queste condizioni meteo ancora di più. Dobbiamo provare a migliorare più velocemente possibile e basta. Per ora è molto difficile anche anticipare il comportamento della macchina in curva. Nelle 9 e 10 ho fatto fatica sin dai primi giri di venerdì. Avevamo pensato che erano due i punti in cui concentrarci per provare a migliorare, ma non abbiamo trovato quello che ci serve. Comunque non ci sono scuse, guido io la macchina e ho fatto un errore, ma devo ripetere che in questo fine settimana guidare la macchina è davvero difficile. So che è sorprendente il livello di carico che abbiamo scelto per questa pista, però noi conosciamo bene i ‘pacchetti’ tecnici che abbiamo e siamo certi che questa sia la scelta giusta. Purtroppo è la scelta migliore tra quelle che abbiamo adesso. Ora bisogna guardare avanti e preparare qualcosa che si adatti maggiormente a questo tipo di piste, che per ora non abbiamo. Però è così».

Bisogna dire che, al contrario, altre squadre, come dimostrano i risultati, sono riuscite a migliorare le loro macchine dall’inizio della stagione. Lo ha fatto gradualmente la McLaren che ora è in prima fila accanto a Verstappen con Norris. Si è ripresa la Mercedes, almeno per merito di Russell ed é cresciuta esponenzialmente la Williams con due monoposto fra le prime dieci (e il bravissimo Albon quarto), non succedeva da 6 anni, mentre l’Aston Martin che ha portato a Zandvoort un ‘pacchetto’ aerodinamico nuovo sta recuperando (Alonso quinto). Per la Ferrari diventa sempre più problematico pensare di recuperare in classifica. E poi, con una vettura meno competitiva, in un circuito nel quale è difficile sorpassare, tutto è ancora più complicato.

 

 

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1a fila: Verstappen (Red Bull) in 1’20’’965 e Norris (McLaren) a 537/1000

2a fila: Russell (Mercedes) a 727 e Albon (Williams) a 852

3a fila: Alonso (Aston Martin) a 939 e Sainz (Ferrari) a 1’’187

4a fila: Perez (Red Bull) a 1’’313 e Piastri (McLaren) a 1’’371

5a fila: Leclerc (Ferrari) a 3’’098 e Sargeant (Williams) a 6’’181

6a fila: Stroll (Aston Martin) e Gasly (Alpine)

7a fila: Hamilton (Mercedes) e Tsunoda (AlphaTauri)

8a fila: Hulkenberg (Haas) e Zhou (Alfa Romeo)

9a fila: Ocon (Alpine) e Magnussen (Haas)

10a fila: Bottas (Alfa Romeo) e Lawson (AlphaTauri)

 

Ie tempi e i distacchi sono quelli rilevati nella terza sessione di qualificazione

 

PROGRAMMA E TV

GP Olanda, da percorrere 72 giri del circuito di 4252 metri, diretta tv ore 15 SKy Sport F1, differita TV8 ore 18,30



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