VERSTAPPEN E' SEMPRE IL PIU' VELOCE MA IN MELGIO LA POLE POSITION VA A LECLERC PERCHE' L'OLANDESE VIENE PENALIZZATO PER SOSTITUZIONE DEL CAMBIO

28/07/23

Le Ferrari SF-23 di Leclerc e Sainz impegnate nelle qualificazioni del GP del Belgio

 

Tempo da Ardenne. Pioggia fine, poi forte, asfalto bagnato all’inizio, asciutto alla fine. Ma non sono situazioni che rallentano Verstappen. Pole position conquistata dal campione olandese con distacchi ‘mostruosi’ inflitti a tutti i rivali, compreso il suo compagno di squadra Perez. Non sarà però Max a partire davanti a tutti nel GP del Belgio domenica. Il leader della classifica scatterà dal sesto posto, perché penalizzato di cinque posti a causa della sostituzione del cambio sulla sua McLaren. La pole passa così a Charles Leclerc che sarebbe stato secondo (a 820 millesimi!). Per le statistiche quindi sarà la ventesima del pilota monegasco, la seconda dopo quella del 2019 nel circuito di Francorchamps. Il meteo - come ho detto - ha condizionato la qualificazione, con 15° di temperatura dell’aria e 22° di pista. A un punto tale che, in mattinata, la direzione gara stava pensando di riprogrammare tutto il calendario del weekend. Ma Giove Pluvio per una volta è stato clemente, anche se ha messo a dura prova i piloti, complicando la situazione. Gomme intermedie nella Q1, con miglior tempo per Sainz, con Albon, Zhou, Hulkenberg, Sargeant e Ricciardo (al quale è stato tolto un giro per avere superato i limiti del tracciato) eliminati. Leclerc è riuscito a superare il turno all’ultimo istante, per miracolo. Nel secondo turno l’asfalto ha iniziato ad asciugarsi e sono stati montati gli pneumatici slick. Rischi a valanga, però i big si sono salvati, compreso Verstappen che aveva il decimo tempo. Fuori invece Tsunoda, Gasly, Magnussen e Bottas. La Q3 con la strada praticamente secca è stata un carosello di avvicendamenti nelle posizioni di vertice. Ancora una volta nel finale Verstappen ha messo tutti d’accordo, lasciandosi alle spalle nell’ordine Leclerc, Perez, Hamilton, Sainz, Piastri, Norris, Russell, Alonso, Stroll e Tsunoda ad occupare le prime dieci posizioni. Ma sappiamo che lo schieramento di partenza del GP sarà diverso, con l’olandese che scatterà dal sesto posto. Un piazzamento che non sembra preoccuparlo: «Se non sbaglio - ha detto Max, con noncuranza, sorridendo - lo scorso anno ero partito ben più indietro». Infatti, era 14°. E aveva vinto alla grande.
 

Consapevole delle capacità dell’olandese, Leclerc è stato molto realistico: «Non sono state delle brutte qualifiche, specialmente in queste condizioni. Ho lavorato tanto per queste adattarmi perché fino ad ora non mi sentivo a mio agio quando il tempo era mutevole. Sono andato in pista un po’ tardi per l’ultimo tentativo cercando di sfruttare al massimo i miglioramenti dell’asfalto. La pole, comunque, non era assolutamente alla nostra portata perché Max era troppo veloce. Partirò dalla posizione migliore e vedremo come andrà. Ci sarà ancora tanto lavoro da fare per tenere dietro le Red Bull, questa volta e anche nelle prossime gare».
La conquista di questa pole, il fatto di avere battuto le Mercedes e le McLaren e il quarto posto di Sainz, per il momento non sono un indice valutabile per capire se le SF-23 hanno fatto dei progressi che saranno confermati in corsa e nei prossimi appuntamenti. Le caratteristiche del circuito hanno permesso alla Ferrari di utilizzare una nuova ala posteriore molto scarica e non è detto che questa innovazione sia sufficiente per essere molto veloci anche quando il campionato si riprenderà in a Zandvoort, pista stretta, corta e tortuosa, dopo la sosta estiva. Sarà tutto da verificare. Intanto oggi si disputa la Sprint Race dopo lo shootout della mattinata e questa sarà già una prima verifica per capire meglio i valori in pista.
 
Intanto si é riunita la commissione di Formula 1 per valutare i parametri da mettere a punto nei regolamenti tecnici e sportivi. E’ stato deciso di rimandare l’abolizione delle coperte termiche per le gomme il prossimo anno, probabilmente per dare modo alla Pirelli di avere il tempo di realizzare pneumatici che si scaldino più velocemente in modo da incrementare la sicurezza. E si è parlato anche di trovare il sistema di parificare le potenze dei motori. Per esempio per mettere l’Alpine allo stesso livello di Ferrari, Honda e Mercedes, tenendo conto che alla Casa francese mancano 30 CV, rispetto ai rivali. Su questa idea personalmente sono del tutto contrario. Non perché si tratta dell’Alpine, ma per motivi sportivi. Se un Costruttore, lavorando sulle stesse specifiche (cilindrata, numero del frazionamento, turbo e così via) riesce a ottenere risultati migliori, è un merito. Allora perché non penalizziamo l’aerodinamica della Red Bull che è così più funzionale dei rivali? Cambiamo, per esempio, il fondo delle vetture di Verstappen e Perez, in questa maniera, tutti potrebbero essere alla pari... Non vorrei che si arrivasse ad adottare il sistema delle gare del Mondiale Endurance (il WEC) adotta il BOP (Balance Of Performances) se una vettura è più veloce delle altre. Sarebbe la fine della F1.
 
Cristiano Chiavegato
 
Risultato dei primi dieci delle qualifiche: 1. Verstappen (Red Bull) 1’46’’168; 2. Leclerc (Ferrari) a 820/1000; 3. Perez (Red Bull) a 877; 4. Hamilton (Mercedes) a 919; 5. Sainz (Ferrari) a 984; 6. Piastri (McLaren) a 1’’197; 7. Norris (McLaren) a 1’’501; 8. Russell (Mercedes) a 1’’637; 9. Alonso (Aston Martin) a 1’’675; 10. Stroll (Aston Martin) a 2’’673.  
 


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