VERSTAPPEN E' SEMPRE PIU' SPRINT DEI RIVALI E DOMINA LA GARA CORTA A FRANCORCHAMPS TORMENTATA DALLA PIOGGIA E DA RISCHIOSE SOSTE AI BOX PER CAMBIARE GOMME

29/07/23

Nel caos totale a causa del solito temporale scoppiato pochi minuti prima della partenza, chi poteva vincere la Sprint Race del GP del Belgio? Risposta scontata: Verstappen. Una corsa con pista bagnata, con la Direzione gara che ha deciso di effettuare dare il via con le vetture schierate dietro la Safety Car e obbligate a montare le gomme full wet, cioè da pioggia battente. Tutti in fila, alle spalle di Verstappen che aveva vinto una qualifica non facile per lui, visto che Piastri si era classificato secondo a 11 millesimi e Sainz terzo a 25. Dopo 6 giri dietro alla vettura della FIA che è rientrata, si è scatenato l’inferno perché l’asfalto si stava asciugando. Dieci piloti hanno deciso di cambiare subito gli pneumatici montando gli intermedi, entrando ai box, altrettanti lo hanno fatto al giro successivo. Nella pit-lane grande confusione anche perché la posizione delle squadre ha avvantaggiato chi si trovava più vicino all’entrata. Anche Verstappen ha pagato lo scotto, essendo la Red Bull pochi metri prima all’uscita e l’olandese si è visto superare da Piastri. E’ andata anche peggio alla Ferrari con Sainz e Leclerc che hanno perso tre posizioni rispetto a quella che avevano in corsa in quel momento. Entrambi hanno dovuto lasciar passare le monoposto che erano dietro. E in più c’è stato anche un leggero ritardo con una ruota posteriore sulla SF-23 dello spagnolo, che è stata fissata lentamente. Mentre Verstappen è piombato come un fulmine su Piastri superandolo in cima alla salita del Kemmel, riportandosi in testa alla Sprint, per andare a vincerla (il secondo successo dopo quella dell'Austria, mentre Perez aveva primeggiato in Azerbaijan). Alle sue spalle si è aperto un duello serratissimo fra Hamilton che ha raggiunto Perez e voleva superarlo. Nel sorpasso Lewis ha urtato la pancia della Red Bull del messicano, che si è aperta. Sergio ha subito patito il danno ed è stato costretto a ritirarsi. I commissari hanno inflitto una penalità di 5’’ al campione inglese, decisione un po’ troppo severa, che alla fine da terzo è finito settimo. Sainz è stato bravissimo a infilarsi alle spalle del fortunatissimo Gasly che aveva guadagnato tre posizioni durante il cambio gomme e ha poi concluso quarto, davanti a Leclerc, il quale ancora una volta ha lamentato un repentino deterioramento delle gomme. Nei punti anche Norris, lo stesso Hamilton e Russell.

Archiviata questa incredibile mini-gara (alla fine è durata 11 giri reali) gli occhi sono tutti puntati sul Gran Premio. Considerate le prestazioni del fuoriclasse olandese, pioggia o non pioggia, comunque le previsioni di massimo sono per una gara asciutta, Max non può che raccogliere il decimo successo stagionale. Nella parte centrale del circuito quella parzialmente in discesa e più tortuosa può anche guadagnare 2 secondi su tutti i rivali, compensando ampiamente eventuali ritardi subito negli altri due settori. In teoria per il due volte campione del mondo ha solo problema: parte dalla sesta posizione per avere sostituito il cambio. Davanti lui, da Leclerc che ha ‘ereditato’ la pole position a Perez, Hamilton, Sainz e Piastri. Cinque ‘mastini’ probabilmente disposti a tutto per non farsi superare. Mi chiedo se Max aspetterà qualche giro per effettuare sorpassi facili, oppure se si farà prendere dalla sua ambizione di essere sempre il migliore e il più veloce e cercherà di chiudere almeno una buona parte della ‘pratica’ nelle prime curve. Di sicuro qualcosa tenterà subito, poi si vedrà. E’ ovvio che l’andamento della corsa sarà condizionato come ogni volta dalle strategie, dall’uso delle gomme, dal rischio di incidenti e dall’intervento delle safety car. Poiché - dicono - la fortuna aiuta gli audaci, si potrebbe scommettere che Verstappen non vorrà interrompere la sua serie positiva. Gli altri, Ferrari compresa, si giocheranno il podio. Potrebbe essere una buona occasione per la Scuderia, ma visti i precedenti, meglio aspettare prima di fare festa. Anche perché le due McLaren e le Mercedes hanno gli stessi obiettivi.

 

 

 

GARA SPRINT

1. Verstappen (Red Bull); 2. Piastri (McLaren) a 6’’677; 3. Gasly (Alpine) a 10’733; 4. Sainz (Ferrari) a 12’’648; 5. Leclerc (Ferrari) a 15’’016; 6. Norris (McLaren) a 16’’052; 7. Hamilton (Mercedes) a 16’’757; 8. Russell (Mercedes) a 16’’822; 9. Ocon (Alpine) a 22’’410; 10. Ricciardo (AlphaTauri) a 22’’806; 11. Stroll (Aston Martin) a 25’’007; 12. Albon (Williams) a 26’’303; 13. Bottas (Alfa Romeo) a 27’’006; 14. Magnussen (Haas) a 32’’986; 15. Zhou (Alfa Romeo) a 36’’342; 16. Sargeant (Williams) a 37’’571; 17. Hulkenberg (Haas) a 37’’827; 18. Tsunoda (AlphaTauri) a 39’’267; 19. Perez (Red Bull) ritirato per danni alla sua vettura; 20. Alonso (Aston Martin) uscita di pista.

 

GRIGLIA PARTENZA GP BELGIO (ORE 15)

 

1. fila: Leclerc (Ferrari) e Perez (Red Bull)

2. fila: Hamilton (Mercedes) e Sainz (Ferrari

3. fila: Piastri (McLaren) e Verstappen (Red Bull) 6 p. penalità

4. fila: Norris (McLaren) e Russell (Mercedes)

5. fila: Alonso (Aston Martin) e Stroll (Aston Martin)

6. fila: Tsunoda (AlphaTauri) e Gasly (Alpine)

7. fila: Bottas (Alfa Romeo) e Ocon (Alpine)

8. fila: Albon (Williams) e Magnussen (Haas) 3 posti penalità

9. fila: Zhou (Alfa Romeo) e Sargeant (Williams)

10.fila: Ricciardo (AlphaTauri) e Hulkenberg (Haas)



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