VERSTAPPEN GRANDE RIMONTA E CINQUANTESIMA VITTORIA NEL GP DEGLI USA AD AUSTIN MENTRE LA FERRARI DEVE ACCONTENTARSI DEL 4° POSTO DI SAINZ E DEL 6° DI LECLERC

23/10/23

Verstappen precede di un soffio Hamilton nel GP degli USA ad Austin

 

Chi si era illuso che qualcuno potesse battere Verstappen ad Austin rimarrà molto deluso. Infatti l’olandese ha vinto anche se partiva sesto e questa volta ha dovuto soffrire un po’ di più del solito. A dargli la caccia è stato un Hamilton scatenato. Inutilmente, anche se l’inglese al traguardo era staccato di soli 2 secondi. Così Max all’età di 26 anni ha conquistato la sua 50.a affermazione, la terza consecutiva nel circuito americano. E anche la quindicesima della stagione, con la quale ha eguagliato il record che appartiene a Sebastian Vettel. E’ chiaro che il tre volte campione del mondo non ha intenzione di lasciare il gradino più alto del podio anche nelle quattro gare che restano da disputare questa stagione. Ci sono due squadre che forse hanno sbagliato durante il Gran Premio. Una è la Mercedes che, spinta dallo stesso pilota lo ha fatto fermare troppo presto nella seconda sosta quando aveva le gomme dure. L’altra è la Ferrari che nel tentativo di provare strategie diverse con i due piloti, alla luce del risultato ha penalizzato Leclerc che partiva dalla pole position e si è classificato sesto. E bisogna ammettere che il monegasco, per quanto insoddisfatto della tattica adottata (è stato l’unico ad effettuare una sola sosta e nella seconda parte della gara ha dovuto percorrere ben 33 giri con le gomme dure) ha combattuto come un leone con gli pneumatici ormai usurati per non farsi superare da Russell che viaggiava con 2 secondi di margine per giro nel finale. Sainz che era quarto sulla griglia ha terminato la corsa nella stessa posizione, con una prestazione più che onesta. A questo punto non si può nascondere che la Scuderia, malgrado i molti sforzi compiuti, non è riuscita con la SF-23 a raggiungere un livello di competitività sufficiente a conquistare almeno il secondo posto in classifica fra i Costruttori. Anzi rischia di piazzarsi al quarto con la McLaren che cresce di corsa in corsa, come dimostra il terzo posto centrato dal bravissimo Lando Norris.
 

Per il resto c’è da registrare finalmente una prestazione decente di Perez (quinto) mentre Russell con la Mercedes non è andato oltre la settima posizione. Una nota di merito all’acerbo cinese Tsunoda che nell’ultimo giro, mentre si trovava in decima posizione ha cambiato le gomme, montando quelle morbide ed ha guadagnato 1 punto per la posizione al traguardo e 1, forse più prestigioso, con il giro veloce in gara. Adesso tutta la truppa parte per il Messico dove la prossima settimana a 2.000 metri di quota si vedrà se i ruoli saranno cambiati. Con questo Verstappen, lo ha detto lui stesso («Voglio vincere anche le prossime», si può parlare soltanto per le posizioni di rincalzo.
 

Queste le parole di Fred Vasseur al termine della gara: vevamo discusso con lui questa tattica, non l’abbiamo presa al muretto all’improvviso. Era una delle opzioni, ma i numeri che avevamo probabilmente non erano tra i migliori. Gli altri hanno deciso sulle due soste con più convinzione, cosa che noi non abbiamo fatto: dobbiamo migliorare su questo aspetto. Il sorpasso di Carlos lo abbiamo fatto solo per far risparmiare tempo anche a Charles, che infatti è riuscito a stare davanti a Russell all’ultimo giro. Non possiamo essere contenti di questo risultatp perché dovevamo avere un quadro più chiaro prima della gara, e su questo abbiamo fallito. Dovevamo avere una strategia più chiara per Charles. Eravamo un po’ indecisi e quella che abbiamo presa non è stata la scelta giusta. È sempre semplice fare la strategia a posteriori dopo la gara. Ieri era in difficoltà con le gomme ma aveva anche fiducia di poter fare un lavoro migliore oggi, e onestamente così è stato, ha gestito bene la gomma in condizioni non facili. Però la strategia non è stata buona“. Leclerc ha poi detto di avere capito dopo il motivo per cui gli è stato chiesto di far passare Sainz, ma non ha nascosto la sua grande delusione per aver corso con l'handicap dell'unica sosta. Ecco la cronaca: Al via Norris salta facilmente Leclerc mentre un brillantissimo Sainz riesce a superare Hamilton e Verstappen guadagna una posizione inserendosi al quinto posto. Il più abile di tutti è Piastri che passa sesto al sesto posto dal decimo della griglia. Nel settimo passaggio lo spagnolo della Ferrari subisce il sorpasso di Verstappen, anche perché sembra essere in difficoltà a mantenere il ritmo. Poi Lewis accelera e supera la Ferrari di Charles. Il primo a fermarsi ai box (10° giro) per cambiare le gomme, è Zhou che precipita all’ultimo posto. Va in crisi Piastri che aveva avuto un contatto con Ocon. Ritirato il francese, anche l’australiano è costretto ad abbandonare poco dopo per i danni subiti nell’urto. Intanto Max raggiunge Leclerc e dopo diversi tentativi e un gran duello con il monegasco, gli va davanti. La prima scossa vera alla gara arriva proprio dall’olandese che si ferma a sostituire gli pneumatici e da terzo rientra nono. Subito dopo entra ai box il leader Norris che invece di perdere tante posizioni si piazza quarto. Anche Sainz prende un set nuovo di medie ed è ottavo. Al ventesimo giro la situazione vede Hamilton in testa, seguito nell’ordine da Leclerc, Russell, Norris, Verstappen, Hamilton (anche lui ha sostituito gli pneumatici, montando quelli duri) Sainz, Perez, Ricciardo, Gasly e Tsunoda. Charles che è l’unico che non si è fermato va incredibilmente al comando, ma è troppo lento e deve effettuare la sosta e torna in pista sesto con le dure. A questo punto tutti hanno già cambiato.
 

Al 28° giro Verstappen è in testa al GP, con un bel sorpasso su Norris. L’inglese della McLaren è il primo fra i migliori a effettuare la seconda sosta, nuovamente con le gomme hard ed è in 6.a posizione. Ed è imitato da Verstappen e Sainz. Hamilton è il leader. La situazione è abbastanza incerta. Infatti anche Lewis deve fare il pit-stop. Dura poco il primo posto di Leclerc perché Max e Lando lo raggiungono e se lo lasciano alle spalle. Inizia così la cavalcata del pilota della Red Bull che aumenta il ritmo.   Nel finale Lewis si avvicina Verstappen, mentre Leclerc deve lasciar passare Sainz e viene superato da Perez. Impossibile attaccare l’olandese, che trionfa. Come era prevedibile.
 

Cristiano Chiavegato

 

CLASSIFICA GP USA

1 Max VERSTAPPEN Red Bull 

2 Lewis HAMILTON Mercedes a 2''225 

3 Lando NORRIS McLaren a10''730

4 Carlos SAINZ Ferrari a 15.134

5 Sergio PEREZ Red Bull a18''460

6 Charles LECLERC Ferrari a 24''662 

7 George RUSSELL Mercedes a 24''999

8 Pierre GASLY Alpine a 47''996

9 Lance STROLL Aston Martin a 48''696

10 Yuki TSUNODA AlphaTauri a 74''385

11 Alexander ALBON Williams a 86''714

12 Logan SARGEANT Williams a 85''827 2

13 Nico HULKENBERG Haas F1 Team a 87''314

14 Valtteri BOTTAS Alfa Romeo a 95.242 

15 Guanyu ZHOU Alfa Romeo a 1 giro

16 Kevin MAGNUSSEN a 1 giro 

17 Daniel RICCIARDO AlphaTauri a 1 giro

18 Fernando ALONSO Aston Martin rottura fondo

19 Oscar PIASTRI McLaren incidente

20 Esteban OCON Alpine incidente

 


 



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