VERSTAPPEN IN UNGHERIA POTEVA ESSERE PIU' VELOCE, UNA MINACCIA PER TUTTI GLI AVVERSARI ANCHE IN BELGIO

27/07/23

La marea dei tifosi arancioni aspetta Verstappen per un'altra vittoria in Belgio
 

La notizia è terrificante. Per gli avversari. Stando alle dichiarazioni di Helmut Marko, un tipo che scherza ben poco, Verstappen avrebbe potuto spingere la sua Red Bull ancora di più di quanto non ha fatto in Ungheria. «Max - ha dichiarato il supervisore della squadra austriaca - avrebbe potuto andare ancora più veloce, non era affatto vicino al limite. In gara siamo stati molto avanti rispetto ai rivali». C’è veramente da aspettarci che quest’anno il fuoriclasse olandese, o il suo compagno di squadra Perez se dovessero esserci dei problemi, vinceranno tutte le restanti gare (11) in programma e fare un en plein irripetibile, visto che altrettante se le sono già portate a casa. Se il campione che a Budapest ha doppiato piloti, cosa potrà fare in questo weekend in Belgio? Si corre per il 2°/3° posto se il messicano dovesse essere all’altezza dalla competitività della sua monoposto.
 

E con questa prospettiva che s’inizia la dodicesima corsa della stagione. Sulla pista che quasi tutti i piloti considerano fra le più belle, se non la migliore in assoluto, del mondo. Curve veloci e lente, salite e discese, due rettifili da brividi, c’é da esaltarsi, anche per gli spettatori. Anche se la lotta sarà limitata ai comprimari: McLaren, Mercedes e Aston Martin, con qualche possibilità di accesso nel gruppo dell’Alpine che porta qualche aggiornamento tecnico.
 

Non ho parlato sinora della Ferrari. Perché è difficile interpretare il ruolo della Scuderia dopo le recenti delusioni. All’Hungaroring, migliore in qualificazione Leclerc sesto, in gara il monegasco settimo e Sainz ottavo. Distacco al traguardo di oltre i 70 secondi per i due piloti della Ferrari, considerando anche le penalizzazioni subite dal monegasco (per avere infranto il limite di velocità nella pit lane e per un pit-stop lentissimo», comunque in media un secondo al giro.
 

Se stabiliamo, ovviamente, che la Red Bull è inattaccabile, ci si chiede perché il Cavallino non soltanto non riesce più a mantenere il livello di McLaren e Mercedes, ma potrebbe perdere altri colpi anche nei confronti di altre squadre.
 

Se nel 2022, per giustificare certi risultati Binotto doveva limitarsi a un «dobbiamo capire», ora il nuovo Team Principal, all’unisono con Leclerc e Sainz intona un «dobbiamo lavorare». Certo, nessuno può pensare a Maranello non si lavori. Anzi c’è gente che si impegna al massimo. Il problema vero, per quanto ne possiamo sapere noi dall’esterno, deriva dal fatto che, a quanto pare, la SF-23 è incostante nelle prestazioni e troppo sensibile al vento. A cosa servono quindi migliaia di ore passate in ‘galleria’ e tutte le simulazioni?
 

Il lato drammatico della vicenda è reso ancora più pesante da un’altra considerazione. La Ferrari fornisce le sue power unit a due squadre, Haas e Alfa Romeo, rispettivamente terz’ultima e penultima della classifica Costruttori, davanti sono all’AlphaTauri che sta passando un momento di transazione molto difficile. Ma come si fa a spiegare che, per esempio, all’Hungaroring le due Alfa Romeo erano quinta con Zhou e settima per Bottas sulla griglia di partenza e si sono classificate 16.a con il cinese (giustificato però, almeno in parte dal tamponamento iniziale alle Alpine) e 12.a quella del finlandese. Non è andata bene neanche a Hulkenberg che era entrato, decimo, in Q3 in qualificazione e si è classificato 14°. La domanda che mi pongo è multipla: c’è un problema di motore, nessuno usa bene le gomme, l’aerodinamica non è valida, il consumo di carburante è troppo elevato?
 

Attendiamo delle risposte da Francorchamps, dove Leclerc nel 2019 ottenne la sua prima vittoria. Senza dimenticare che la Ferrari in questo circuito su 55 gare disputate se ne è aggiudicate 14, tanto per ricordare i vecchi tempi. Come sempre nel circuito che si trova in mezzo ai boschi, nelle Ardenne il meteo può sempre sorprendere. Questa volta siamo a luglio e dovrebbe fare un po’ caldo, ma le temperature massime previste sono di 14/15 gradi, pioggia a intermittenza da giovedì a sabato, magari con nebbia il mattino, domenica forse soleggiata.
 

Cristiano Chiavegato

 

GP BELGIO, da percorrere 44 giri del circuito di 7004 metri, totale 308,02 km, due zone DRS, 1° e 3° settore

 

Il PROGRAMMA

 

VENERDI’

ore 9,55 prove F3; 11,05: prove F2; 13,30: prove F1; 17: Qualificazioni F1 per il GP

SABATO

ore 8,45: Sprint Race F3; 12: Shootout F1, qualifica per Sprint; 13,45: Sprint F2; 16,30: Sprint Race F1

DOMENICA

ore 8,30: gara lunga F3; 10: gara lunga F2; 15: GP BELGIO F1

TV

Tutte, prove e gare in diretta SKY Sport F1; differite TV8: venerdì qualifica ore 22; sabato Shootout ore 19, Sprint Race alle 20. Domenica GP BELGIO ore 18



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