VERSTAPPEN MAGO DELLA PIOGGIA IN CANADA PARTE IN POLE POSITION , MENTE LA FERRARI SBAGLIA E DELUDE

17/06/23

Neppure le condizioni meteo variabili hanno impedito a Verstappen di conquistare la sua 25.a pole position

 

 

Bisogna ammettere che la macchina non sempre conta più del pilota in Formula 1. Nel caso di Verstappen è un’altra storia. Lui  fa la differenza. Non ci sono altre parole per commentare la pole position conquistata dal campione olandese in Canada. E’ la 25.a della sua carriera. Può piovere, mancare la visibilità a causa del vapore acqueo sollevato dalle monoposto, oppure asciugarsi parzialmente la pista o anche essere fermati mentre si fa un giro velocissimo a causa di un incidente. Lui c’è sempre, accetta le informazioni avute al team, ma decide se deve o meno cambiare le gomme e anche quando è meglio rientrare ai box per sostituire quelle medie con le morbide. Da tempo ormai non commette più errori. Lo vedi controllare la sua Red Bull come se fosse sui binari anche se la macchina sbanda e sembra essere fuori controllo. Per Verstappen non esiste il ‘quasi’ che invece vale per i suoi rivali. Se Leclerc va ‘quasi’ fuori pista,lofa veramente. Insomma gli avversari devono accettare questa superiorità che gli ha permesso di conquistare due titoli mondiali consecutivi e di essere avviato a postare a casa il terzo.
 

Detto questo la griglia di partenza, almeno quella definita dopo la conclusione delle qualificazioni è la più imprevedibile (a parte ovviamente il primo posto di Max) fra quelle disputate negli ultimi tempi, determinata anche dalle mutabili condizioni del meteo con la pioggia che andava e veniva. Così a fianco dell’olandese, in prima fila troviamo Nico Hulkemberg che ha portato la Haas in seconda posizione, cosa che non era mai successa in un Gran Premio. In verità lo aveva fatto Magnussen in pole position Brasile lo scorso anno, ma era valida per la Sprint Race. Alle loro spalle nell’ordine: Alonso e Hamilton, Russell e Ocon, Norris e Sainz, Piastri e Albon, Leclerc e Perez, Stroll e Magnussen, Bottas e Tsunoda, Gasly e De Vries, Sargeant e Zhou. Uno schieramento provvisorio questo perchè mentre scrivo ci sono sette o otto piloti sotto inchiesta per avere ostacolato un rivale. Quindi bisognerà attendere la mattinata per avere la griglia esatta.
 

Se avete letto l’elenco, potete osservare che le due Ferrari sono rispettivamente all’ottavo posto (Sainz) e all’undicesimo (Leclerc). Incredibile se si pensa che le SF23 nelle prove libere sull’asciutto e con il bagnato sono apparse molto competitive. Il risultato negativo è stato causato sia dai piloti che dalla squadra. Lo spagnolo è finito rovinosamente contro le barriere nella terza sessione di prove libere. Monoposto molto danneggiata sia nell’anteriore che nel posteriore. Tanto lavoro per i meccanici per le riparazioni, e - come ha spiegato Carlos - un po’ di mancanza di fiducia del pilota perchè ha dovuto guidare una vettura che era stata quasi rifatta. Per quanto riguarda Leclerc, ha sbagliato lui nell’ultimo tentativo di non essere eliminato nel secondo turno di giri cronometrati, uscendo di pista. E il team  ha commesso un errore quando Leclerc ha chiesto ai box di rientrare subito per montare le gomme morbide al posto delle intermedie e gli è stato risposto di rimanere in pista per marcare almeno un tempo. Così quando finalmente la sostituzione degli pneumatici é stata effettuata, era troppo tardi. Il monegasco questa volta si è fatto sentire, ha caricato la responsabilità sulla squadra senza mezze parole.
 

In conclusione, questa è una mia teoria, c’è qualcosa che rema contro la Ferrari e il suo pilota di punta anche quando le cose potrebbero andare bene. Partire a metà gruppo nel circuito dell’isola di Notre Dame, dove i sorpassi sono quasi una chimera e comunque richiedono pazienza e perdita di tempo prezioso per rimontare, è un handicap notevole. Comunque poiché la qualificazione è stata un po’ folle, non c’è che sperare in una serie di episodi favorevoli per il Cavallino. Per la gara non è prevista pioggia e questo forse rende il tentativo di rimonta ancora più difficile.
 

Per la cronaca, le qualificazioni si sono iniziate con la pista ancora umida per la pioggia caduta in precedenza. C’è stato subito uno stop per Zhou fermo in un punto pericoloso. Bandiera rossa, poi il cinese è riuscito a ripartire. Prova molto difficile per le condizioni dell’asfalto in continua evoluzione. Alla fine però miglior tempo per Verstappen, salvi tutti i migliori tranne Gasly che ha accusato Sainz di averlo ostacolato. Eliminati oltre al francese, lo stesso Zhou, Tsunoda, De Vries e Sargeant. Subito dopo a rimanere al palo sono stati Leclerc, Perez (uscito nella Q2 per terza volta consecutiva).
 

Charles Leclerc in qualificazione ha indossato il casco dedicato a Gilles Villeneuve, cosa che non aveva potuto fare nelle prove libere per uno spiacevole contenzioso con la famiglia del fuoriclasse scomparso nel 1982. I parenti del pilota canadese e suo figlio Jacques, campione del mondo nel 1997, non hanno gradito che il monegasco avesse usato un casco simile a quello di Gilles, ma con i loghi degli sponsor attuali della Ferrari senza prima avvertirli. Leclerc e la Scuderia, a fronte di questa reazione hanno sottolineato che la dedica era stata fatta assolutamente in buona fede. L’intenzione non è mai stata quella di utilizzare il casco di Villeneuve e il suo design per pubblicizzare i marchi che sostengono il team. Charles e la Ferrari si sono scusati con la famiglia Villeneuve se quest’ultima si è arrabbiata e in segno di distensione Leclerc non ha indossato il casco dedicato a Gilles nella terza sessione di prove libere del GP del Canada. In qualifica Leclerc è tornato a indossarlo dopo che la situazione si è definitivamente ricomposta tra le parti.
 

Prima dell’inizio dei giri cronometrati, per una volta Helmuth Marko, solitamente molto critico e severo con la Ferrari, ha commentato favorevolmente i risultati ottenuti dalla SF23 durante le prove libere: «Hamilton e Russell - ha detto il supervisor della Red Bull - hanno ottenuto i loro tempi molto più tardi di noi, con una pista molto migliore. Inoltre hanno spinto tanto di motore, mentre noi eravamo impegnati nelle nostre simulazioni di gara. Il long run di Leclerc, invece, è stato particolarmente buono, dobbiamo stare attenti alla Ferrari. Noi abbiamo dovuto lavorare ancora sulla macchina. Charles è stato molto veloce e forse anche più di noi. Siamo tutti in attesa della nostra centesima vittoria, il che potrebbe aver aggiunto un po’ di pressione in più. È stato sorprendente che la maneggevolezza della RB19 sia stata un po’ deludente e che non siamo stati all’altezza delle nostre aspettative».

Cristiano Chiavegato



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