VERSTAPPEN VINCE ANCHE IN UNGHERIA INFLIGGENDO DISTACCHI INCREDIBILI A TUTTI GLI AVVERSARI DOPO AVERE SUPERATO HAMILTON ALLA PRIMA CURVA

23/07/23

Verstappen appena sceso dalla sua Red Bull festeggia la vittoria nel GP d'Ungheria

 

Non c’è più nulla da fare, o da dire nel mio caso. Il binomio Verstappen-Red Bull é uno dei più forti di sempre. I numeri parlano chiaro, anche se lui (Max) sostiene di non esserne interessato. Li snocciolo io: 44.a vittoria in carriera, nona stagionale, settima consecutiva. Il campione olandese nell'Hungaroring ha svolto il suo compito al primo giro. Ha superato di brutto Hamilton che partiva in pole position, tanto che l’inglese è rimasto talmente frastornato da perdere due posti, ceduti a Norris e Piastri. Certo, la McLaren è migliorata, nettamente, ma la squadra austriaca resta quasi imbattibile, come è dimostrato non soltanto dal suo «numero 1» ma anche perché consente al meno competitivo Perez grandi recuperi, come è successo in Ungheria, con il messicano che era nono sulla griglia ed è arrivato terzo. Dopo aver effettuato sorpassi irresistibili, per i rivali. Come se non bastasse Verstappen ha staccato di oltre 33’’ il secondo classificato, Norris, doppiando ben 8 concorrenti. Infine quando ha deciso di prendersi il punto del giro veloce, al 52° passaggio ha cambiato pneumatici durante un pit stop da record assoluto (1’’9) e stampato un ‘crono’ da 1’20’’504 che ha strabiliato gli avversari. Peccato per la McLaren che avrebbe potuto conquistare non solo il secondo gradino del podio con Norris, ma anche il terzo se Piastri non avesse danneggiato la sua monoposto, forse con una leggera collisione o con un urto su un cordolo che hanno messo in crisi la vettura del giovane australiano, classificatosi quinto alle spalle di Hamilton. Lewis ha lottato come un leone ma ha pagato gli errori fatti al via. Il suo compagno di squadra Russell, 18° nello schieramento è riuscito risalire fino al sesto posto.
 

Capitolo Ferrari. Leclerc settimo, Sainz ottavo. Maranello sembra affondare un poco alla volta nelle sabbie mobili. Non ci sono le prestazioni e non mancano gli errori. Leclerc, con l’ansia di effettuare un pit-stop molto veloce, h superato i limiti di velocità consenti nella pit-lane ed è stato penalizzato di 5 secondi, perdendo la posizione a favore di Russell. Errore suo comunque. E la squadra ha completato l’opera a causa di una ‘pistola’ che non ha funzionato per cambiare una gomma. Charles Leclerc, che ha anche rivelato che la radio in macchina non funzionava bene, perché sentiva una parola su quattro ha detto: «Io non sono frustrato, lotterò sempre sino all’ultima gara. Ma dobbiamo lavorare perché la SF-23 non è abbastanza veloce. E’ molto sensibile al vento e questo complica ancora di più la gestione della monoposto». Fra l’altro non si capisce bene perché dal muretto dei box, gli gestisce le strategie, continua a favorire quando è possibile Charles che non ha bisogno di certi ‘aiuti’. Ieri lo hanno richiamato per il pit-stop prima di Sainz, quando sarebbe stato logico fermare prima lo spagnolo. Anche questo non aiuta. Adesso manca 1 settimana prima dell’ultima gara prima della sosta estiva, in programma domenica a Spa-Francorchamps con il GP del Belgio. Sembra, secondo voci che circolano nel paddock, che su 10 squadre, tre non avrebbero ancora ricevuto il benestare della FIA sui controlli delle spese (Budget Cap) del 2022. L’anno scorso la Red Bull venne multata di 7 miloni di euro per avere superato i limiti. Ma ora c’è chi chiede che se non si rispettano le regole tecniche, sportive e di budget, le sanzioni siano di natura diversa da quelle economiche. Cioè si chiedono penalizzazioni e squalifiche.
 

Cristiano Chiavegato

 

 

 

 

ORDINE D’ARRIVO GP UNGHERIA

1. Verstappen (Red Bull) 70 giri in 1h 38’08’’634; 2. Norris (McLaren) a 33’’731; 3. Perez (Red Bull) a 37’’603; 4. Hamilton (Mercedes) a 39’’134; 5. Piastri (McLaren) a 62’’572; 6. Russell (Mercedes) a 65’’825; 7. Leclerc (Ferrari) a 7’’’317; 8. Sainz (Ferrari) 71’’073; 9. Alonso (Aston Martin) a 75’’709; 10. Stroll (Aston Martin) 1 giro; 11. Albon (Williams) 1 giro; 12. Bottas (Alfa Romeo) 1 giro; 13. Ricciardo (AlphaTauri) 1 giro; 14. Hulkenberg (Haas) 1 giro; 15. Tsunoda (AlphaTauri) 1 giro; 16. Zhou (alfa Romeo) 1 giro; 17. Magnussen (Haas) 1 giro. Ritirati Ocon (Alpine) e Gasly (Alpine) per collisione. Sargeant (Williams) problema tecnico.

 

MONDIALE PILOTI

1. Verstappen punti 281; 2. Perez 171; 3. Alonso 139; 4. Hamilton  133; 5. Russell 90; 6. Sainz 87; 7. Leclerc 80; 8. Norris 60; 9. Stroll 45; 10. Ocon 31; 11. Piastri 27; 12. Gasly 16; 13. Albon 11; 14. Hulkenberg 9; 15. Bottas 5; 16. Zhou 4; 17. Tsunoda 2; 18. Magnussen 2; 19. Sargeant 0; 20. Ricciardo 0.

 

MONDIALE COSTRUTTORI

1. Red Bull punti 452; 2. Mercedes 223; 3. Aston Martin 184; 4. Ferrari 167; 5. McLaren 87; 6. Alpine 47; 7. Williams 11; 8. Haas 11; 9. Alfa Romeo 9; 10. AlphaTauri 2.



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